Il Digital Service Act (DSA) è stato approvato in assemblea plenaria all’Europarlamento, nella giornata di ieri, con 530 voti favorevoli, 78 contrari e 80 astenuti.
Il neo approvato testo era stato proposto per la prima volta nel dicembre 2020 dalla Commissione Ue, più volte modificato dopo numerosi emendamenti dallo stesso Parlamento Ue e finalmente approvato. Questo via libera apre la strada per negoziare il testo di legge finale con il Consiglio Ue, che rappresenta i Paesi membri.
Obblighi per gli OTT
Il DSA impone alle grandi piattaforme online (i GAFAM su tutti) una maggiore responsabilità sul controllo e la moderazione dei contenuti. Infatti, tra le principali misure approvate dagli eurodeputati vi sono la rimozione diretta dei contenuti illegali o nocivi, la responsabilità legale per le Big Tech nei confronti degli utenti, più opzioni per negare il consenso alla pubblicità mirata e una maggiore trasparenza sugli algoritmi.
Il documento istituisce un meccanismo di “notifica e azione” e garanzie per la rimozione “senza indebito ritardo” di prodotti, servizi o contenuti illegali online. I deputati hanno poi incluso salvaguardie più rigorose per garantire che le notifiche siano trattate in modo non arbitrario e non discriminatorio e nel rispetto dei diritti fondamentali, compresa la libertà di espressione.
Le piattaforme di dimensioni molto grandi saranno soggette a obblighi specifici sulla diffusione di contenuti illegali e nocivi e la disinformazione, incluse disposizioni in materia di valutazioni dei rischi obbligatorie, misure di attenuazione dei rischi, audit indipendenti e trasparenza dei cosiddetti “sistemi di raccomandazione” (algoritmi che determinano ciò che gli utenti vedono).
Attenzione alle PMI e agli utenti
Rispetto al testo originario, gli eurodeputati hanno introdotto l’esenzione da alcuni obblighi per le micro e piccole imprese, rafforzato le misure sulla pubblicità mirata con più opzioni per gli utenti che vogliono rifiutare o revocare il loro consenso.
Vietate poi le tecniche di targeting indirizzate ai minori o che prendono di mira gruppi vulnerabili e le tecniche ingannevoli per influenzare il comportamento degli utenti.
Previsti anche maggiore trasparenza nell’uso degli algoritmi e il diritto al risarcimento da parte degli utenti.
“Giornata storica”
Negli ultimi vent’anni “le piattaforme online sono diventate sempre più importanti nella nostra vita quotidiana, portando nuove opportunità, ma anche nuovi rischi. È nostro dovere assicurarci che ciò che è illegale offline sia illegale online. Dobbiamo assicurarci di mettere in atto regole digitali a beneficio dei consumatori e dei cittadini”, ha detto dopo il voto l’eurodeputata socialista Christel Schaldemose, responsabile del dossier per il Parlamento Ue.
“530 voti a favore! Giornata storica al Parlamento europeo con il Digital Services Act (Dsa)”, scrive su Twitter il commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton. “La sfida è un Internet più sicuro ed equo per tutti gli europei. La prossima tappa: i triloghi per l’adozione del testo sotto la Presidenza francese del Consiglio dell’Ue”.