Le Big Tech chiedono all’Ue tutele giuridiche per rimozione dei contenuti illegali

Il Digital Service Act (DSA), ancora in discussione a Bruxelles, sta sicuramente smuovendo qualcosa nel mondo del digitale. 

Le Big Tech chiedono, tramite l’associazione che le rappresenta in Europa, la European Digital Media Association (EDiMA), una tutela giuridica per limitare le responsabilità delle piattaforme web nel controllo ‘proattivo’ dei contenuti illegali e dannosi online

Nel documento voluto principalmente dal GAFAM (Google, Amazon, Facebook, Apple e Microsoft), rivolto alla Commissione europea, l’associazione afferma che è necessaria “una tutela giuridica per i fornitori di servizi” affinché possano “utilizzare le proprie risorse e la tecnologia in modo creativo” per moderare i contenuti e contrastare la diffusione di attività illegali online. La salvaguardia migliorerebbe la moderazione incentivando i gruppi tech a prendere “misure ragionevoli, proporzionate e fattibili” contro tale materiale.

Nel pacchetto di norme per il digital, a cui lavora l’Ue, è prevista l’introduzione di un modello ‘proattivo’ di controllo, e per questo EDiMA propone una salvaguardia “basata sul diritto dell’Ue e soggetta al controllo europeo”, e dunque un controllo da parte dell’Unione nei casi di “azione eccessiva” nella moderazione “al fine di proteggere il principio europeo di libertà di espressione”.