Per DMA e DSA giunti oltre 3mila emendamenti in Parlamento Ue

Il pacchetto per la regolamentazione del digitale in Ue, che comprende Digital Service Act (DSA) e Digital Market Act (DMA) è in dirittura d’arrivo ed è stato più volte confermato che varrà votato in Parlamento Ue nella primavera 2022

Quindi siamo nella fase della piena discussione e lo dimostrano i 1072 emendamenti alla proposta di regolamento sui mercati digitali (DMA) e 2115 a quella sui servizi digitali (DSA), ora al vaglio della commissione Mercato interno del Parlamento europeo. 

Ricordiamo che lo scopo del pacchetto Ue è principalmente quello di contenere il potere delle Big Tech.

I temi degli emendamenti

La discussione relativa al DMA, che disciplina il ruolo dei gatekeeper per limitarne le pratiche abusive, per ora ruota principalmente intorno alla questione dei criteri per designare le grandi piattaforme gatekeeper. Nella proposta della Commissione, i criteri sono individuati in base alle soglie di utenti (oltre 45 milioni) e di fatturato o capitalizzazione (più di 6,5 miliardi di euro o 65 miliardi di euro). 

La questione è di particolare importanza perché a differenza della normativa antitrust che colpisce le condotte anti-competitive solo quando è emerso il loro effetto negativo sulla concorrenza, nel DMA la designazione del gatekeeper fa insorgere una serie di obblighi e divieti a priori per contrastare le pratiche sleali. 

Altro punto controverso è quello relativo ai divieti e agli obblighi in capo ai gatekeeper. Per ora la Commissione europea, invece, insiste sul fatto che obblighi e divieti siano definiti in modo proporzionato. Una formulazione generica rischierebbe, è la tesi di Bruxelles, di soffocare l’innovazione, ma non tutti sono d’accordo.

Caldi e molto discussi anche i temi che riguardano la disciplina degli algoritmi, la sicurezza dei prodotti venduti nel web, la pubblicità online e la gestione delle PMI e dei loro rapporti con gli OTT. In ultimo, si cerca una quadra anche su un argomento centrale, soprattutto negli ultimi due anni: si sta proponendo, infatti, l’introduzione di un meccanismo di notifica e rimozione dei contenuti illegali.