PNRR, direttiva Ue sul Copyright, Inpgi, sostegno al settore e rapporto con gli OTT. Questi i temi trattati ieri durante la Conferenza USPI “Stampa, etica e democrazia”.
La Sala Caduti di Nassirya, presso il Senato della Repubblica, ha ospitato l’evento che è andato in diretta sulla Pagina Facebook dell’Unione Stampa Periodica Italiana e che è possibile rivedere sul canale YouTube di USPI.
All’evento hanno partecipato la Sen. Urania Giulia Papatheu, che ha tenuto gli indirizzi di saluto passando poi la parola al moderatore dell’evento, Ing. Alessandro Astorino, Delegato USPI ai rapporti con il Parlamento.
Gli interventi dei relatori
La parola è poi passata ai relatori dell’evento: il Dott. Antonio Zappulla, CEO Thomson Reuters Foundation, il Dott. Carlo Verna, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e il Prof. Francesco Saverio Vetere, Segretario Generale dell’Unione Stampa Periodica Italiana.
Zappulla ha spiegato come il settore editoriale e giornalistico sia cambiato e si sia evoluto in Italia e nel mondo negli ultimi anni, con una serie di dati e di studi a sostegno del suo intervento.
Verna e Vetere hanno invece evidenziato, il primo dal punto di vista giornalistico, il secondo da quello editoriale, come il comparto sia in grande difficoltà. La necessità più urgente è senza dubbio quella di una riforma strutturale del settore, dal punto di vista legislativo in primis. Le norme su cui ancora poggia tutto il funzionamento del settore risalgono ormai a tempi ormai superato (l’ultima legge sulla stampa è del 1948 e la legge istitutiva dell’Ordine dei Giornalisti è del 1963).
“Noi dobbiamo fare la differenza in quanto giornalisti professionisti, riconoscendoci in una quadro di regole e avendo una formazione”, ha spiegato Verna. La situazione del giornalismo è profondamente cambiata dal 1963 gli editori seri vengono danneggiati in questo contesto. Editori seri che sono rappresentati proprio dall’USPI e infatti “non a caso siamo qui presenti a una conferenza organizza da USPI, che è il soggetto più attento a tutta una serie di fenomeni di cambiamento, al quale l’Ordine dei Giornalisti guarda con attenzione”.
“Il problema della libertà di stampa sta nell’interrogarci se l’attuale sistema dell’editoria sia effettivamente votato allo sviluppo della stessa”. L’attuale sistema si basa su norme non più attuali, è l’assetto che deve essere messo in discussione. “Gli OTT fanno richieste sui punti deboli del sistema editoriale italiano, si poggiano sui nostri difetti”.
Passando alla situazione occupazionale del settore, Vetere ribadisce come “il contratto CISAL nasce con lo scopo di favorire la creazione di posti di lavoro, giornalistici e non”. Prima o poi ci dobbiamo sedere tutti intorno a un tavolo e avviare un ragionamento, pensiero espresso anche dal presidente Verna. Non è più possibile rimandare.
Soprattutto questo tema del bisogno impellente di ristrutturare il settore ha particolarmente colpito il sottosegretario Moles, che afferma di averlo notato già durante i colloqui privati tenuti nei mesi scorsi con i soggetti del settore. “Forse per la prima volta ho visto da parte di tutti gli interlocutori con cui mi sono confrontato una presa di coscienza che oltre, in questo modo, non sia possibile andare. Questa consapevolezza consentirà di fare passi avanti”.
PNRR, INPGI e direttiva copyright: intervento del sottosegretario Moles
Moles ha iniziato il suo intervento, a chiusura della conferenza, toccando il tema del PNRR (il Piano nazionale di resilienza e di rilancio legato ai fondi di Next generation Ue) e spiegando come questi fondi saranno fondamentali per il rilancio del sistema dell’informazione: “Confido molto su quello che potremo fare con il Pnrr. Questo piano può essere un utile e valido strumento per supportare il superamento delle criticità dell’intero sistema. Io ho fatto inserire, anche se poteva apparire superfluo, la specificazione che tutte le iniziative contenute nella digitalizzazione 4.0 potranno essere applicate ed utilizzate da tutte le aziende dell’intera filiera editoriale. Un capitolo in cui si possono inserire tante cose per la transizione digitale, per le nuove professionalità e per l’aumento dell’occupazione. Chissà se questo consentirà anche la possibilità di rilanciare l’Inpgi in un circuito virtuoso”.
In merito a quest’ultimo tema, quello riguardante la situazione di crisi dell’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani, INPGI, Moles ha affermato di aver “ascoltato tutte le parti coinvolte e ho messo a disposizione del ministro Orlando, che ha la responsabilità del tema, criticità, opinioni e proposte in merito. C’è da parte di tutto il governo la volontà di arrivare a una soluzione”.
“Io sono ottimista di natura e pessimista per carattere – ha aggiunto il sottosegretario -. Se ciascuno fa un passo di lato, tutti insieme potremo fare due passi in avanti. Ci sono le possibilità e le condizioni in questo governo di elaborare qualcosa che valga nel medio e lungo periodo”.
Infine, il sottosegretario ha toccato il tema del copyright e del rapporto con gli OTT. “Serve un riequilibrio, una più equa distribuzione delle risorse, tra autori, editori, giornalisti e giganti del web, per la soddisfazione di tutti, senza danneggiare nessuno. Sto lavorando su una serie di ipotesi di recepimento dell’art.15 che appena possibile sottoporrò ai ministri competenti e al Presidente del Consiglio”.