Pubblicità, dati Nielsen agosto: mercato in crescita, “confermato il cambio di trend osservato già a luglio”

I dati sul mercato pubblicitario relativi all’ottavo mese dell’anno, mostrano una effettiva inversione di tendenza rispetto ai primi sette mesi del 2020, duramente impattati dal Covid-19. 

Agosto quindi chiude in positivo, con un netto +7%, che mostra una ripresa rispetto al -17,7% totalizzato da gennaio a luglio, in pieno lockdown. Già luglio aveva visto dei significativi miglioramenti nel mondo pubblicitario. 

Questo ultimo dato, sale al -22% se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT). 

Se si guarda ai singoli mezzi, TV e Internet ad agosto migliorano di molto le proprie performance pubblicitarie, già in ripresa dal mese precedente. La televisione cresce del +19,8% nel singolo mese e chiude i primi otto mesi a -17,5%; internet, ad agosto segna una crescita del +12,4%, considerando però la raccolta dell’intero universo del web advertising. 

Ancora con il segno negativo si presenta la raccolta pubblicitaria sulla stampa. Nel dettaglio, ad agosto i quotidiani calano del -5,6% e i periodici del -31,9%; la perdita nel periodo gennaio-agosto è a doppia cifra, rispettivamente del -20,6% e del -40,1%.

Alberto Dal Sasso, AIS managing director di Nielsen, ha commentato:

“Seppur sia il mese storicamente meno attrattivo per gli investimenti pubblicitari, la raccolta ad agosto ha confermato il cambio di trend osservato già a luglio. Il terzo trimestre avrà sicuramente un rimbalzo tecnico positivo la cui entità dipenderà dalle performance che si sono verificate a settembre e che troveranno eventuale conferma nelle misurazioni di queste settimane. Come più volte ricordato molto dipenderà dall’autunno e dalla curva dei contagi che ha influenzato i mercati in Italia e nel mondo sino ad oggi. Ci sono segnali positivi che vengono dagli indici macro-economici che vanno colti, come ad esempio la crescita del +7,7% ad agosto della produzione industriale (-0,3% tendenziale). Allo stesso tempo però emerge ancora una sensazione di incertezza tra le aziende su come le istituzioni gestiranno la nuova fase dell’emergenza”.