Audizione alla Commissione Cultura della Camera dei Deputati per il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Informazione e all’Editoria, Giuseppe Moles.
“Questa terribile pandemia ha reso evidente il bisogno dei cittadini di ricevere un’informazione di qualità, autorevole, chiara, affidabile”, ecco perché il sostegno al settore editoriale si dimostra ancora una volta imprescindibile.
Quali strumenti utilizzare? Sicuramente il PNRR che per Moles risulta essere “di fondamentale importanza per fornire anche al settore dell’informazione quel sostegno economico che tutte le formazioni politiche, di maggioranza e opposizione, avete richiesto” (riferendosi all’appello bipartisan del Parlamento, ndr).
Ma guardando all’immediatezza, c’è il Dl Sostegno che “non può che rappresentare solo l’inizio di un percorso di misure progressive che dovranno garantire un netto e percepibile nuovo supporto all’intero sistema economico e sociale del Paese, e quindi anche all’editoria“. Qui c’è da guardare “alla prossima adozione di provvedimenti legislativi correlati al Covid-19, che mi auguro possano prefigurare, preferibilmente a inizio aprile, sostegni alle imprese anche e soprattutto per il settore editoriale”. Moles chiarisce di essere al lavoro su “specifiche norme per un adeguato supporto al settore anche per l’anno in corso che si andranno ad aggiungere a quelle del 2020”.
La transizione digitale era stata definita già da Moles, nei giorni scorsi, come un processo inevitabile al quale tutto il settore sta andando incontro, ecco perché diventa di fondamentale importanza accompagnare le imprese editoriali in questa nuova direzione.
Il neo-sottosegretario, poi, in riferimento ai bonus specifici, chiarisce che “il credito di imposta per incentivare gli investimenti pubblicitari così come il credito d’imposta per l’acquisto di servizi digitali di “hosting”, di manutenzione evolutiva e connettività, potrebbero essere resi strutturali”, perché, per esempio, l’attuale credito d’imposta introdotto durante la pandemia, in particolare, “ha ottenuto un grandissimo riscontro, soprattutto tra le micro e piccole imprese e le start-up”.
Quindi, l’obiettivo dichiarato dal nuovo sottosegretario, sarebbe quello di apportare nuovi interventi a favore dell’editoria contro il Covid, a partire dai provvedimenti in programma per il prossimo aprile. Le misure di sostegno al settore, quindi, si aggiungeranno a quelle già previste, varate durante l’ultimo anno.
Inoltre Moles, sempre durante l’Audizione alla Camera, ha dichiarato di star “approfondendo il caso australiano così come quello francese” per quel che riguarda invece i rapporti tra editori di giornali e big della rete, in merito all’utilizzo di contenuti giornalistici su motori di ricerca e social network. Il sistema dell’informazione online risulta “squilibrato, frutto di un’evoluzione che per quanto irreversibile può però avere delle linee guida. Per questo seguiremo anche l’evoluzione della normativa europea”, ha precisato. Nel frattempo rimane aperta la questione della Direttiva Ue sul copyright, da recepire entro il giugno prossimo.
Al di là dell’attuale crisi economico-sanitaria, il sottosegretario all’editoria non ha escluso una riforma organica del settore e ha reso noto di voler riconvocare il tavolo per l’equo compenso, presiedendolo di persona insieme al Dipartimento per l’informazione e l’editoria. Per quanto riguarda poi la salute precaria dell’INPGI, ha confermato Moles, “sono pronto a fornire la mia collaborazione, potremmo approfondire bene con il ministro del lavoro Andrea Orlando”, sotto la cui competenza ricadono le sorti dell’istituto.
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