
Finalmente alcuni editori francesi ottengono il tanto atteso riconoscimento economico per i contenuti di informazione ripresi da Google.
Ad annunciare la firma degli accordi รจ stato lo stesso colosso di Montain View, specificando che per ora il compromesso sui cosiddetti diritti connessi al diritto dโautore riguarda โun certo numero di editori della stampa quotidiana e di magazine francesiโ. Lo stesso direttore generale di Google France, Sรฉbastien Misoffe, ha affermato che la svolta avrร un impatto sul modello economico di tutta l’informazione in Europa. โL’accordo – ha spiegato – permette di remunerare gli editori della stampa nell’ambito della legge sui diritti d’autoreโ.ย
Google, in una nota sul suo blog, ha poi aggiunto: โSiamo attualmente in contatto con numerosi altri attori della stampa quotidiana nazionale e regionale, come anche della stampa magazineโ.ย
I contratti stipulati sono diversi per ogni gruppo editoriale ma il principio รจ lo stesso: versare un compenso per i contenuti protetti ripresi sul motore di ricerca.
La Francia รจ stato il primo Paese Ue a recepire la direttiva europea sul copyright, e sin dal primo momento Google si era rifiutato di pagare la stampa francese, scatenando le proteste del settore. Ecco perchรฉ poi il governo dโoltralpe ha decisoย di rafforzare l’applicazione della legge con una decisione dell’Antitrust, intimando poi Google di aprire i negoziati, grazie anche alla sentenza della Corte dโAppello di Parigi.
Per quanto riguarda il nostro Paese,ย l’Italia ha avviato l’iter per recepire la direttiva europea sul copyright, iter che secondo il sottosegretario all’Informazione e allโEditoria Andrea Martella, dovrebbe essere concludersi con lโapprovazione dalla Camera entro l’inizio dell’anno.ย
โA quel punto il governo farร i decreti attuativi per sancire regole che favoriscano la remunerazione dei contenuti editorialiโ, spiega Martella. Qualora Google si dovesse comportare come ha giร fatto in Francia, rifiutando di avviare accordi con gli editori italiani, probabilmente si ricorrerร anche qui all’Antitrust: โMi auguro che non sarร necessario e che si troverร un equilibrio tra le over the top e gli editori per risarcire e riconoscere il lavoro giornalistico con una giusta retribuzioneโ, ha concluso poi il sottosegretario.