Ads, Accertamenti diffusione stampa, ribadisce il trend negativo anche a dicembre 2023 per quanto riguarda il settore della diffusione.
La novità per questo mese è quella di distinguere tra i dati che provengono dalla carta e quelli del digitale. Nell’introduzione ai dati Ads di dicembre 2023, si legge che “l’attuale schema di rappresentazione dei dati ha superato la distinzione carta/digitale”. Per questo motivo, “dal mese scorso abbiamo deciso di introdurre l’infografica che rappresenta il totale vendite individuali che comprende le vendite individuali cartacee (vendite in edicola e porta a porta), gli abbonamenti individuali cartacei e le vendite copie digitali individuali”.
I nuovi dati, sempre certificati e analizzati da Ads, vogliono fotografare il panorama più vero del settore, dando uno sguardo di profondità alla dimensione cartacea e digitale del quotidiano.
Sia nei confronti mese su mese che anno su anno, vediamo una scia di bollini rossi che si spezza solo con il verde segnato dallo sport.
Vediamo in dettaglio le tabelle.
I dati nelle tabelle
La tabella del totale delle vendite individuali, confrontate con dicembre 2022, segna solo tre testate in leggero segno positivo, di cui due sportive (+4,83% e +1,88%). I picchi negativi arrivano a -13,78% e -16,02% per due testate generaliste.
Il totale diffusione cartacei + digitale, nel confronto con novembre 2023, mostra una ripresa più viva rispetto agli altri dati. Per quanto non si possa considerare un’inversione di tendenza, vediamo anche dei segni positivi che oltrepassano la doppia cifra (+22,90%). Le testate in rosso hanno dei numeri più contenuti rispetto al mese precedente, arrivando ad un picco negativo di -4,9%.
Nel confronto anno su anno, il totale diffusione cartacei + digitali attesta una forte crescita solo per i quotidiani sportivi, che non può però competere con una continua tendenza negativa, anche a doppia cifra, per il resto dei quotidiani.
Confrontando le vendite in edicola con il dicembre 2022, sono sempre gli sportivi a segnare segni positivi nelle tabelle (+5,14% e +1,74%). Il resto mostra un settore che, nonostante gli aiuti intermittenti, non riesce a sollevarsi dalla crisi del cartaceo.
Articolo di T.S.