Proseguono i triloghi sulle nuove norme Ue per il digitale, il Digital Service Act (DSA) e il Digital Market Act (DMA).
Dopo il secondo e proficuo dibattito tra i parlamentari Ue, avvenuto a febbraio, il DSA è stato discusso il 15 marzo scorso e le posizioni dei deputati si sono ulteriormente avvicinate.
I negoziati tra Parlamento europeo (Pe), Commissione europea e Consiglio dell’Ue si sono concentrati su svariati temi in merito alla protezione sul digitale. In particolare, sulla valutazione del rischio, sulla sua mitigazione e sugli strumenti per combattere la disinformazione.
Inoltre, si è discusso della protezione dei consumatori nei mercati online e degli obblighi per le grandi piattaforme in merito alla pubblicità.
Pe spinge per approvazione DSA
Nonostante nessuna deadline sia stata fissata, Christel Schaldemose, relatrice del Parlamento europeo, ha sollecitato i deputati al fine di raggiungere un accordo definitivo entro giugno. L’idea sarebbe quella di approvare il testo sotto la presidenza di turno, ovvero la francese.
“Il DSA è stato redatto e ora negoziato nel contesto di due grandi crisi: la pandemia globale e ora l’invasione russa dell’Ucraina. Le crisi hanno messo in luce le carenze dell’attuale quadro, ma hanno anche chiarito che non dobbiamo dimenticare chi siamo e difendere i nostri valori”, ha evidenziato la relatrice.
Per il DMA si decide il 24 marzo
Per l’altro pacchetto digitale, il DMA, la svolta positiva conclusiva potrebbe arrivare già il 24 marzo, dopo un incontro tra Ue e rappresentanti delle Big Tech.
Gli ultimi punti da discutere in agenda sono: multe, interoperabilità e acquisizioni killer degli OTT.
“L’Ue sta lavorando attivamente per riportare nelle sue mani il controllo democratico. Con il Digital Services Act e il Digital Markets Act adotteremo molto presto una legislazione che porterà ordine su internet. Applicherà le regole di base per garantire un ambiente online affidabile. Ciò avrà effetti a catena positivi per internet a livello globale”, ha commentato la vicepresidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager.
E ha annunciato la creazione di una Dichiarazione per il futuro di internet che arriverà “presto, insieme ai partner democratici di tutto il mondo per delineare una nuova visione condivisa per lo sviluppo tecnologico“.