Dal 16 settembre a Lampedusa non verranno più distribuiti i giornali cartacei. Lo ha comunicato la società che si occupa delle spedizioni sull’isola.
A comunicarlo ai titolari delle edicole, una mail proveniente dalla società di distribuzione dei quotidiani: “Vi informiamo che da giovedì 16 settembre gli editori non spediranno più i quotidiani – ultimo giorno di spedizione mercoledì 15/09”.
E di fronte alle rimostranze dei titolari delle edicole, la risposta della società è stata solamente “non dipende da noi. Saluti”.
Il sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello, ha subito commentato: “Ci troviamo di fronte ad una inaccettabile disparità di trattamento rispetto al diritto di tutti i cittadini, compresi quelli di Lampedusa, ad una informazione completa e plurale. Non so da chi dipenda questa decisione ma so che è profondamente sbagliata ed ingiusta: sulla nostra isola, infatti, non tutti posseggono uno smartphone, un computer o un tablet per poter leggere i giornali in versione digitale. Interrompere la spedizione dei quotidiani cartacei significa negare ad una parte importante della nostra comunità la possibilità di informarsi”.
Il sindaco quindi ha deciso di rivolgersi alle istituzioni: “Faccio appello alle case editrici dei quotidiani affinché dispongano la ripresa delle spedizioni, e mi rivolgo anche al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria Giuseppe Moles al quale chiedo di valutare questa situazione, anche prevedendo meccanismi che vincolino l’erogazione dei contributi pubblici destinati alle imprese editrici alla regolare distribuzione su tutto il territorio nazionale, compresa Lampedusa che fino a prova contraria è un Comune Italiano”.