Il Dipartimento dell’Informazione e dell’Editoria (DIE), volgendo lo sguardo verso altri Paesi europei in chiave comparativa, ha pubblicato un documento da titolo “Il sostegno all’editoria nei principali Paesi d’Europa”.
Lo scopo è stato sin da subito quello di “verificare se il complesso sistema italiano che supporta l’informazione, in modo diretto e indiretto, costituisse una nostra peculiarità ovvero se invece trovasse una corrispondenza in altri Paesi europei di consolidata tradizione democratica” si legge nella nota del DIE, a firma del Sottosegretario con delega per l’informazione e l’Editoria, Sen. Prof. Rocco Giuseppe Moles.
Nella prefazione del documento, sono riportate delle evidenze secondo le quali “l’informazione è un bene pubblico […] e in quanto bene pubblico ha bisogno del sostegno pubblico”, affermazione dell’economista statunitense Joseph Stiglitz, riportata dall’Unesco per sottolineare l’importanza, in un sistema democratico, della libera informazione.
Quindi, “la lapidaria evidenza di questo concetto sembrerebbe non lasciare spazio a grandi dibattiti, nondimeno in Italia negli ultimi tempi si è imposta una corrente di pensiero tesa a “delegittimare” le misure di sostegno pubblico al sistema dell’informazione, articolata essenzialmente su due diverse argomentazioni: da un lato, che l’afflusso di risorse pubbliche al sistema editoriale rappresenterebbe un condizionamento per chi dovrebbe essere libero di svolgere la funzione di watch dog a tutela della democrazia e del pluralismo delle opinioni; dall’altro, che la spesa volta a sostenere il pluralismo dell’informazione non potrebbe essere considerata essenziale, in quanto estranea all’ambito tipico delle attività di carattere pubblicistico”.
Per questo, il Dipartimento competente ha ritenuto suo compito fornire al dibattito elementi e dati che potessero renderlo consapevole ed informato. Da qui la realizzazione dell’indagine comparativa, che sarà resa disponibile sul sito istituzionale per chiunque sia interessato ai suoi contenuti.