Aumenta la spesa dei consumatori italiani per la fruizione di Digital Audio, News online e Ebook, che sfiora nel 2021 i 3 miliardi di euro.
A dirlo è l’Osservatorio Digital Content della School of Management del PoliMi, che ha presentato i dati in occasione del doppio convegno “Digital Audio: Music, Podcast & Audiobook” e “Digital News & Ebook”.
La crescita sarebbe del 21% rispetto al 2020 (anno in cui la spesa era già cresciuta del +39%). Dopo la frenata provocata dalla pandemia (-2%), nel 2021 riprendono a crescere, inoltre, gli investimenti in advertising (+9%) sui contenuti e sulle piattaforme di distribuzione, che superano quota 1 miliardo di euro.
“Il settore dei contenuti digitali di informazione e intrattenimento – dall’editoria al gaming, dall’audio al video entertainment – sta vivendo a livello globale un periodo da protagonista”, spiega Samuele Fraternali, Direttore dell’Osservatorio Digital Content del Politecnico di Milano. “Complice l’effetto positivo sulla digitalizzazione portato dalla pandemia, nell’ultimo biennio è esplosa la produzione e l’offerta di contenuti, trainata da una domanda e da un consumo in forte aumento. Le dinamiche osservate presentano però peculiarità in funzione dello specifico contenuto digitale esaminato”.
“Oggi, sono quasi 4 internet user italiani su 5 a fruire di contenuti informativi (News) digitali, in lieve crescita rispetto al 73% del 2020, con in parallelo un calo – causa l’alleggerimento della situazione pandemica – del tempo medio giornaliero dedicato (da 29 a 23 minuti). Solo l’8% dichiara però di fruire di questi servizi a pagamento”, spiega Fraternali.
“Il modello prevalente di revenue per questo settore, cioè l’abbonamento, genera ancora ricavi tutto sommato contenuti: nel 2021 la spesa del consumatore italiano per fruire digitalmente di contenuti d’informazione raggiungerà i 73 milioni di euro, in crescita del 21% rispetto al 2020. Dopo questo biennio di aumento della domanda, la sfida per le testate giornalistiche è la fidelizzazione dei lettori”.
Durante la pandemia, è fortemente aumentata la domanda di informazione quotidiana e data l’impossibilità di offrire dei prodotti a pagamento in modo improvviso, i players del settore hanno investito maggiormente sui ricavi pubblicitari.
Anche grazie a questo fattore la raccolta pubblicitaria è ancora nettamente la fonte primaria per l’industry e nel 2021 raggiungerà i 520 milioni di euro, in crescita del +7% rispetto ad un 2020 in cui si era assistito a un calo dovuto al rallentamento economico degli investitori.
Nel 2021 il valore tornerà quindi a superare, seppur di poco, la raccolta registrata nel 2019, segnale di una buona ripresa.
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