Google, Facebook, Spotify e Sony Music hanno fatto ricorso alla Corte costituzionale del Belgio per chiedere l’annullamento della legge che recepisce la Direttiva Ue sul copyright.
La norma, infatti, obbliga le piattaforme online a pagare al titolare o all’autore stesso i diritti sui contenuti. Ma un portavoce di Google ha annunciato che occorrerebbero dei “chiarimenti legali” che “possano portare a un’attuazione più pratica e armonizzata della Direttiva Ue sul copyright in Belgio a beneficio di titolari dei diritti, creatori, utenti ed editori”.
Questa azione legale non dovrebbe influire sugli accordi già conclusi dagli autori e editori belgi o sulle trattative in corso con Google. Tuttavia, il settore della stampa belga è preoccupato per l’incertezza giuridica che potrebbe derivare da questa azione legale.
Orientamenti sull’articolo 17
La Commissione Europea ha pubblicato, in data 4 giugno 2021, i propri orientamenti (ossia delle indicazioni pratiche) sull’articolo 17 della Direttiva sul diritto d’autore, che prevede norme relative alla gestione del diritto d’autore sulle piattaforme online.
L’articolo 17 prevede che le società di piattaforme di condivisione online debbano essere autorizzate dai detentori dei diritti. In caso di non autorizzazione, si dovranno attuare le dovute misure che non permettono di caricare i contenuti interessati.
Articolo di T. S.
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