L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha pubblicato il “Focus Bilanci 2018-2022”. Il documento raccoglie e analizza i dati relativi a oltre 120 tra le principali imprese operanti nei settori delle comunicazioni elettroniche, dei servizi di corrispondenza e consegna pacchi, del settore televisivo e dell’editoria quotidiana e periodica.
Tra i bilanci analizzati nel documento, si vuole porre particolare attenzione alla sezione interessata, relativa all’editoria periodica e quotidiana.
Bilancio sull’editoria italiana
4,24 miliardi di euro sono i ricavi complessivi registrati dalle principali imprese editoriali nel 2022, in crescita del +6% su base annua ma in flessione del -8,2% rispetto al 2018. Nel 2022, il valore del mercato italiano ha visto una crescita del +2% su base annua, passando da 3,59 a 3,66 miliardi di euro e registrando una flessione del -7,4% da inizio periodo.
Nel 2022 i ricavi editoriali e quelli da vendita di spazi pubblicitari rappresentavano rispettivamente il 36,5% ed il 29,7% dei ricavi complessivi. I primi hanno registrato una flessione del -6,1% su base annua, ma del -25,8% rispetto al 2018, mentre le risorse pubblicitarie hanno mostrato riduzioni di minore intensità (-2,6% annuo e -12,5% rispetto ad inizio periodo).
Tra il 2018 ed il 2022 il margine netto (Ebit) dell’intero settore in rapporto ai ricavi è stato mediamente pari al +2,8% annuo. Con riferimento al 2022, rispetto all’esercizio precedente, il margine netto è passato dal +3,7% al +7,7%. Tale dinamica è determinata dall’aumento della marginalità netta di alcune imprese e in parte ad una complessiva riduzione del costo del lavoro (-3,5%).
Il rapporto tra il risultato di esercizio ed il patrimonio netto risulta lievemente positivo con riferimento all’intero periodo (+1,4%) ma dopo il netto miglioramento osservato tra il 2020 ed il 2021 (dal -5,9% a +6,3%), nel 2022 ha subìto una flessione, riducendosi al +4,8%.
Gli addetti delle principali imprese del settore nel periodo in esame si sono ridotti di oltre 1.500 unità (-10,9%), passando da un totale di poco inferiore a 14.300 addetti nel 2018 a poco più di 12.700 nel 2022 e con una flessione (maggiormente contenuta rispetto agli anni precedenti) di circa 190 unità rispetto al 2021.
Articolo di T.S.