Il discorso tenuto ieri dalla presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, sullo Stato dell’Unione, ha toccato diversi temi tra cui gli investimenti nel digitale e lo stato dei media in Europa.
“Come mai prima d’ora investiremo nel 5G e nella fibra. Ma altrettanto importante è l’investimento nelle competenze digitali. È un compito che richiede l’attenzione dei leader e un dialogo strutturato al massimo livello”, ha spiegato la presidente.
“Celebreremo presto il 30° anniversario del mercato unico. Per trent’anni è stato il grande catalizzatore del progresso e della prosperità in Europa. Agli inizi della pandemia lo abbiamo difeso da pressioni che ne minacciavano l’erosione e la frammentazione. Per la nostra ripresa, il mercato unico è il motore dell’occupazione di qualità e della competitività. È una questione importante soprattutto per il mercato unico digitale”.
Poi Von der Leyen riassume le proposte avanzate dall’Ue nell’ultimo anno: il richiamo alle piattaforme alle loro responsabilità, la regolamentazione del potere di controllo degli accessi esercitato dalle stesse, la promozione dell’innovazione e lo sviluppo del potere dell’Intelligenza artificiale.
“Dobbiamo intensificare gli sforzi per definire la nostra trasformazione digitale secondo le nostre norme e i nostri valori”.
A conclusione del discorso, la presidente della Commissione ha voluto sottolineare come l’Ue intenda proteggere la libertà delle aziende dell’informazione: “Dobbiamo porre un freno a chi minaccia la libertà dei media. I media non sono imprese commerciali come le altre”.
“L’informazione è un bene pubblico. Dobbiamo proteggere chi offre trasparenza. Per questo l’Europa ha bisogno di una legge che ne garantisca l’indipendenza. L’anno prossimo presenteremo proprio una legge per la libertà dei media. Perché, difendendo la libertà dei nostri media, difendiamo anche la nostra democrazia”.