Il sottosegretario con delega all’Informazione e all’Editoria, Andrea Martella, è intervenuto al “Tavolo veneto della filiera editoriale”, organizzato da Confcommercio Veneto e il Sindacato Nazionale Autonomo Giornali (SNAG).
In questo momento di confronto tra associazioni degli editori, associazioni dei distributori, associazioni giornalisti, associazioni giornalai e Anci Veneto, Martella ha ribadito l’importanza dell’informazione e di tutta la filiera editoriale, già in crisi prima dell’arrivo della pandemia, che ha però peggiorato la situazione. Per questo, a detto del sottosegretario, “bisogna mettere in condizione l’editoria di sopravvivere e consentire questa attraversata nel deserto”.
Affrontando il tema del sostegno economico al settore, Martella ha ribadito tutte le azioni che il governo ha messo in campo per aiutare e tutelare la filiera a partire dalle edicole: “Il tema delle edicole è stato cruciale. Abbiamo previsto nel decreto agosto un riconoscimento una tantum di 500 euro, anche come segno di gratitudine verso la categoria. Questo fondo lo potremo ampliare nel 2021. In Parlamento in questo momento sono in discussione diversi decreti ristori, con la legge di bilancio saranno previste ulteriori misure di sostegno, come il tax credit per le edicole e lo stanziamento di 25 milioni per la domanda di lettura delle famiglie a basso reddito”.
“È importante che ci siano le edicole come luoghi di vendita di prodotti editoriali, garantendo universalità e pluralismo all’informazione”, ha proseguito il sottosegretario. “È importante leggere i giornali e combattere le fake news, per una società più libera”.
Per Martella, inoltre, si deve proseguire il lavoro già iniziato che riguarda l’implementazione dei servizi offerti dalle edicole: “Servizi anagrafici, sanitari, ad esempio facilitando politiche fin qui non esaustive Per evitare la chiusura delle edicole”.
Infine Martella, parlando di finanziamenti futuri per il settore ha annunciato che “altre risorse potrebbero venire dall’Europa. Con Next Generation Eu sarà possibile avere nuove opportunità per il rilancio digitale, investire sulla formazione e sul digitale. Abbiamo cercato di inserire interventi per il pluralismo, come previsto dalla nostra Costituzione. Il settore si sta trasformando, è importante il confronto”.