Dopo la consultazione pubblica durata mesi, la Commissione Ue rende pubblica la proposta di regolamento denominata “European Media Freedom Act” (EMFA). Lo scopo è quello di dotare l’Ue di un nuovo insieme di regole per proteggere il pluralismo e l’indipendenza dei media in Europa.
“L’European Media Freedom Act”, scrive la Commissione europea nel suo disegno di legge, “garantirà che i media, pubblici e privati, possano operare più facilmente a livello transfrontaliero nel mercato interno dell’Ue, senza indebite pressioni e tenendo conto della trasformazione digitale dello spazio dei media”.
L’EMFA nel dettaglio
La proposta di regolamento prevede delle specifiche salvaguardie contro l’ingerenza politica nelle decisioni editoriali e contro la sorveglianza dei media.
Inoltre, stabilisce requisiti Ue di trasparenza su proprietà e azionisti dei media e sull’allocazione della pubblicità statale. Vieta l’uso di spyware come Pegasus sui giornalisti da parte delle autorità dei Paesi membri.
Tutelata, quindi, l’indipendenza editoriale in tutti gli Stati membri, con una specifica normativa che prevederà la protezione delle fonti giornalistiche.
Per quanto riguarda la trasparenza delle proprietà dei singoli media, gli stessi dovranno scrivere pubblicamente le informazioni relative a proprietari e azionisti.
I finanziamenti, sottolinea inoltre la Commissione, “dovrebbero essere adeguati e stabili, al fine di garantire l’indipendenza editoriale”.
La nova proposta di regolamento contiene anche specifiche regole per tutelare la trasparenza e l’obiettività dei sistemi di misurazione dell’audience. Questi dati, infatti, sono fondamentali per gli editori per il calcolo dei ricavi pubblicitari.
Le novità per gli utenti
L’EMFA stabilisce anche diritti specifici per gli utenti. Personalizzare l’offerta multimediale su dispositivi e interfacce, tra tutti.
L’opinione degli editori Ue
Qualche giorno fa EMMA (European Magazine Media Association) e ENPA (European Newspaper Publishers Association) si erano già fatte sentire, con una nota congiunta, sulla nuova proposta di regolamento. Definiscono l’EMFA una “minaccia per la libertà di stampa”, un vero e proprio “Media unfreedom act”, ovvero una ‘Legge per la mancanza di libertà della stampa’.
In particolare le associazioni degli editori affermano di non vedere “alcun motivo per armonizzare ulteriormente la legislazione sui media a livello comunitario a favore di un più stretto controllo da parte delle autorità dei media o, indirettamente, da parte della Commissione”.