Le tendenze sull’utilizzo dei social media cambiano, anche drasticamente, di anno in anno. Conoscere questo tipo di informazioni può permettere, ai professionisti del settore, di implementare campagne di digital marketing più efficaci.
Proprio per questo GWI, una società che fa ricerche di mercato e che fornisce informazioni sull’audience a editori, agenzie media e operatori di marketing in tutto il mondo, ha analizzato le tendenze dei social per il 2022.
Lo studio è basato sui dati di oltre 2,7 miliardi di persone, al fine di accertare le principali modalità di consumo delle piattaforme online da parte delle varie generazioni di utenti.
La prima cosa che si nota nel rapporto è che il tempo speso sui social media sembra aver raggiunto un plateau.
Infatti, dopo aver registrato numeri da record nel 2020 a causa dei lockdown, i dati ora sembrano essersi stabilizzati.
Nonostante questo, è importante notare che gli utenti dei Paesi EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) utilizzino i social con una frequenza piuttosto alta, il che suggerisce che i dati potrebbero ricominciare a salire.
Una statistica piuttosto impressionante è rappresentata dall’enorme tasso di crescita di TikTok. Il numero di utenti attivi ogni mese è aumentato del 32% dal 2020.
Da un punto di vista generazionale, sono certamente gli utenti più giovani a prediligere questa piattaforma. Tuttavia, emerge che la maggior parte dei nuovi account appartengano ad utenti della Generazione X (nati tra il ‘71 e il ‘81) e ai baby boomer (nati tra il ’56 e il ‘71). Questi account “più anziani”, rispetto al target di riferimento, stanno permettendo al social cinese di continuare la sua crescita esponenziale.
L’ascesa di TikTok ha fatto sì che i video brevi siano diventati la forma di contenuto su cui si investe maggiormente nelle campagne pubblicitarie. È interessante evidenziare, però, che gli utenti della Generazione Z (nati dopo il ’95) dicano di non avere una vera e propria preferenza quando si tratta di scegliere tra contenuti lunghi o brevi.
In ogni caso, il 61% dei partecipanti al sondaggio ha dichiarato di aver creato Storie su Facebook, Instagram o Snapchat. Questo significa che la creazione di clip brevi, che saranno condivise per una durata minima, resta uno dei modi più popolari di utilizzare i social media.
Inoltre, sembra esserci una richiesta di contenuti che diano una rappresentazione più realistica di come le persone vivono la propria vita. La “perfezione” sui social non è più percepita positivamente.
Il 39% degli utenti della Generazione Z ha dichiarato di non preoccuparsi più di impressionare gli altri sui social media come in passato. Lo stesso vale per il 34% dei Millennial (nati dal ’81 al ’95).
Infine, per quanto riguarda le motivazioni che spingono le persone ad usare le piattaforme, circa il 50% degli intervistati dichiara di utilizzarle per rimanere in contatto con amici o familiari.
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