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Martella, recepimento direttiva Ue sul copyright entro l’anno: “bisogna trovare un nuovo punto di equilibrio”

L’iter parlamentare per il recepimento della Direttiva europea sul copyright (approvata nel giugno 2019) ha subìto un’accelerazione e dovrebbe essere introdotta in Italia a fine anno. A dichiararlo è il Sottosegretario con delega all’editoria, Andrea Martella, durante il Festival della Tv a Dogliani. 

“Il Governo ha già approvato la Direttiva europea sul Copyright, in questo momento è all’attenzione del Senato che la voterà il 21 settembre”, afferma Martella, che poi aggiunge: “Gli Over the top come Google e Facebook utilizzano un algoritmo a fini commerciali per fare circolare i contenuti e questo limita il pluralismo e fa aumentare le fake news. Bisogna tutelare i contenuti editoriali di qualità, il diritto d’autore e i giornalisti che li producono. Bisogna trovare un nuovo equilibrio in cui non ci siano posizioni predominanti di alcuni a scapito di altri. È nell’interesse di tutti consentire che il mondo dell’informazione nel web possa essere affidabile, certificato e professionale”.

Il tema è di fondamentale importanza per tutti gli editori e per la sopravvivenza del settore, considerando che gli OTT (motori di ricerca e social network) veicolano da anni i contenuti dei giornali italiani, e mondiali, gratuitamente, ecco perché Martella precisa che “una volta approvata la legge sul Copyright in Italia parleremo con loro“. A questo punto diventa responsabilità del governo trovare un punto di incontro con i big del web per dare la possibilità all’informazione di rimanere libera, quindi indipendente dal punto di vista finanziario. 
E di questo Martella è sicuro: “Sono molto convinto che sia giusto che vi sia una remunerazione per i contenuti certificati e di qualità e anche una maggiore tassazione dei proventi. Noi abbiamo introdotto la web tax nella legge di Bilancio e penso che una parte di essa debba tornare al mondo dell’editoria come forma di risarcimento. Bisogna trovare un nuovo punto di equilibrio”.

Martella, poi, ricorda come il Governo abbia riconosciuto all’editoria un ruolo fondamentale durante l’emergenza Covid-19: “Abbiamo ritenuto che, al pari degli operatori sanitari, gli operatori dell’informazione e le edicole fossero fondamentali per vincere la battaglia contro l’epidemia. Abbiamo considerato tutta la filiera strategica per il Paese e quindi anche per la libertà d’informazione, per la democrazia, per la coesione sociale. Per questo abbiamo fatto una serie di scelte che abbiamo mantenuto anche dopo l’emergenza. Abbiamo capito che molte cose andavano accelerate. Tutto questo ci richiama a una grande sfida per il futuro, quella di mettere una cornice legislativa che punti decisamente al digitale e che abbiamo chiamato editoria 5.0, da collegare anche alle risorse europee per guardare alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese editoriali”. 

Irene Vitale

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