Equo compenso copyright, AgCom annuncia che l’11 gennaio varerà il regolamento

Con il comunicato stampa del 21 dicembre 2022, l’AgCom -Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni- ha annunciato una data di conclusione per la discussione sul regolamento per determinare l’equo compenso degli editori.

Il regolamento per determinare l’equo compenso per l’utilizzo online di pubblicazioni giornalistiche è previsto dall’art. 43 bis della legge n.633 del 22 aprile 1941 e dall’art. 15 della direttiva Ue sul Copyright (2019/790).

“Il Consiglio, preso atto dell’ampia partecipazione alla consultazione pubblica avviata dall’Autorità sullo schema di regolamento, ha deciso di iniziare la discussione sul tema nell’ultima seduta del 2022, con l’obiettivo di concluderla in quella dell’11 gennaio 2023”, si legge sul comunicato.

Con quasi un anno di ritardo, l’Autorità approverà le regole del confronto tra editori, giornalisti e piattaforme di Internet per la determinazione di un equo compenso per l’utilizzo dei contenuti editoriali e giornalistici sul web.

La direttiva europea sul Copyright e il recepimento italiano

Nel novembre 2021 era stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 283 del 27 novembre 2021 il Decreto Legislativo 8 novembre 2021, n. 177, intitolato “Attuazione della direttiva (UE) 2019/790 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale e che modifica le direttive 96/9/CE e 2001/29/CE“.

Il provvedimento era poi ufficialmente entrato in vigore il 12 dicembre 2021.

All’interno dell’art. 43-bis era poi specificato che “entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni adotta un regolamento per l’individuazione dei  criteri di riferimento per la determinazione dell’equo  compenso  di  cui  al primo periodo”.

Quindi, il regolamento è un tassello di decisiva importanza perché darà piena ed effettiva attuazione alla direttiva Ue sul copyright e al decreto legislativo italiano.