Il Presidente di SNAG-Confcommercio, Andrea Innocenti, ha incontrato il 9 ottobre alcuni edicolanti di Grosseto e provincia, a cui ha illustrato il recente bonus edicole 2023.
Innocenti ha ascoltato i temi e le lamentele dei rappresentanti della categoria prima del suo intervento.
I bonus e gli sgravi fiscali a sostegno delle edicole sono fondamentali per sostenere la rete di vendita della carta stampata, che rappresenta un importante presidio per la collettività. Inoltre, le edicole garantirebbero, secondo il presidente, la diffusione di un’informazione pluralista su tutto il territorio.
Un altro punto trattato è quello del ricambio generazionale. Innocenti ha insistito sul riavvicinare i giovani alla lettura dei giornali, abituandoli ad andare in edicola. L’obiettivo è mettere a disposizione una proposta di pubblicazioni molto ampia e in grado di soddisfare ogni loro interesse.
Il bonus
“Con il 18,62 per cento di aggio non si può creare un guadagno che ti permette di mantenere una famiglia. Il 2023 non era coperto dal credito d’imposta né da altri bonus ma ad agosto siamo riusciti ad averlo”, afferma Innocenti.
Si tratta di un fondo di 10 milioni di euro che il Governo, attraverso il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria (DIE), ha destinato al sostegno della rete di vendita delle edicole. Gli edicolanti potranno ricevere un contributo forfettario di 2mila euro per progetti di consegna a domicilio di giornali e riviste, anche alle attività commerciali limitrofe, e progetti di aperture domenicali. Il contributo può arrivare a 3mila euro per le edicole che si trovano nei Comuni delle aree interne.
“Le edicole sono tutte in sofferenza”, continua il Presidente SNAG, “ma nei piccoli centri l’edicola è un presidio. E se chiude, i cittadini si trovano privi di informazione”.
Un nuovo contributo, da aggiungere agli altri forfettari, potrà andare a coprire il 50 per cento delle spese sostenute per Imu, Tasi, Tari, Cosap, Tosap. Manca però il decreto attuativo che, sempre secondo il presidente, potrebbe renderlo effettivo tra novembre e gennaio.
Questo contributo darebbe sicuramente un aiuto a una categoria sempre più in cerca di risposte che, al momento, non ha. Il bonus attuale sembra un passo troppo corto in una situazione troppo critica.