Durante l’informativa in Senato in vista del Consiglio europeo, il premier Mario Draghi ha affrontato anche il tema della transizione digitale.
Il PNRR -Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza- sarà risorsa fondamentale per raggiungere gli obiettivi che a livello europeo sono stati fissati per la digitalizzazione del Paese.
“Siamo ancora indietro”, ha affermato Draghi, “ma intendiamo colmare rapidamente il divario che ci separa dal resto d’Europa, e in alcuni settori arrivare a guidare la transizione digitale europea”.
In tema di sicurezza, Draghi ha spiegato come sia necessario “migliorare la cooperazione tra gli Stati membri dell’UE nel digitale. Vogliamo trovare soluzioni condivise su quattro versanti: la sicurezza cibernetica, la concorrenza, i servizi digitali e l’intelligenza artificiale”. Quindi “il nostro obiettivo è garantire un quadro normativo chiaro e identificare risposte rapide e coordinate”.
“L’Italia si è dotata di un’Agenzia per la cybersicurezza nazionale che promuove lo sviluppo di capacità di prevenzione, monitoraggio, rilevamento e mitigazione. È un tema prioritario per l’Europa, che metterà in campo degli strumenti legislativi appositi”, ha aggiunto il premier.
“Per quanto riguarda l’Agenda digitale, il Consiglio intende definire la tabella di marcia per gli obiettivi del 2030, anche con l’indicazione di scadenze e di un sistema di monitoraggio. Gli obiettivi europei per il 2030 riguardano quattro aree prioritarie: infrastrutture digitali sicure, efficienti e sostenibili; trasformazione digitale delle imprese; digitalizzazione dei servizi pubblici; competenze digitali”, ha detto ancora Draghi.
“L’Italia sostiene il Regolamento UE sui servizi digitali, anche per proteggere efficacemente prodotti e contenuti realizzati in Italia. La nostra convinzione è che quello che è illecito off line debba essere illecito anche on line”, ha spiegato Draghi, che ha toccato anche il tema caldo della concorrenza: “lavoriamo sulle proposte di regolamentazione europea per il mercato e i servizi digitali (DSA -Digital Service Act- e DMA -Digital Market Act-, ndr). L’Italia sostiene la proposta di Regolamento sui mercati digitali e ne auspica la pronta adozione”.
In merito alla responsabilità dei contenuti pubblicati online, Draghi ha le idee chiare: “Intendiamo fissare adeguate garanzie per la libertà di impresa e di espressione. Occorre assicurare al contempo la non discriminazione e la corretta attribuzione delle responsabilità sulla distribuzione e pubblicazione di contenuti e prodotti on line”.
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