Dipartimento Editoria

DIE pubblica indagine comparativa sul sostegno pubblico alle Agenzie stampa UE

Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria (DIE) ha pubblicato un nuovo documento intitolato “Analisi comparata sul sostegno pubblico alle Agenzie di stampa nei principali Paesi europei” che mette a confronto le principali misure di sostegno pubblico alle Agenzie stampa in Europa.

L’indagine parte dal presupposto che le Agenzie di stampa sono centrali nella filiera dell’informazione. Esse raccolgono notizie e producono servizi di lunghezza variabile da distribuire ai propri clienti, nazionali e internazionali. Il loro ruolo è divenuto ancora più cruciale in tempi recenti, con l’affermarsi del fenomeno della disinformazione. Le agenzie, infatti, assicurano un’informazione corretta, affidabile e prodotta professionalmente.

Un sistema progressivamente in crisi

Il rapporto riconosce che le Agenzie di stampa stanno attraversando un periodo complesso. Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati dall’internalizzazione delle proprie funzioni da parte dei quotidiani stessi, sostituendosi ad esse.

In più, il fenomeno della digitalizzazione ha evidenziato come più e più utenti preferiscano informarsi su media non tradizionali.

In questo scenario, l’indagine evidenzia che “le misure di sostegno pubblico al settore dell’editoria rivestono per le Agenzie di stampa una nuova attualità, in quanto chiamate a sostenere questo comparto della filiera nell’affrontare le conseguenze […] delle innovazioni strutturali richieste dalla trasformazione in atto”.

I risultati della ricerca

Dal documento emerge che le forme di sostegno pubblico alle Agenzie di stampa sono diffuse in tutti i Paesi europei, seppur con modalità eterogenee e intensità differenti.

L’importanza del sostengo pubblico si è manifestata non soltanto per garantire la sostenibilità delle agenzie, ma anche per “promuovere l’immagine e l’informazione del Paese, sia all’interno dei confini nazionali, sia a livello internazionale”.

Infine, l’attenzione dei ricercatori si è focalizzata su tre dimensioni “essenziali per la salute dell’informazione primaria”:

  • Pluralismo dell’offerta;
  • Sostenibilità delle Agenzie di stampa sul mercato;
  • Indipendenza dell’informazione.

Il documento si conclude evidenziando come “qualsiasi decisione di politica pubblica deve essere disegnata e assunta tenendo presente le implicazioni su ciascuna delle tre dimensioni sopra riportate e i trade-off fra situazioni giudicate aprioristicamente desiderabili”.

Il DIE ha reso pubblico lo studio sul sito istituzionale del Dipartimento, per chi volesse dedicargli una lettura più approfondita.

Articolo di Y.F.B.

uspi

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