Hate speech e odio online. Questi i due temi al centro dell’audizione in Senato di Giacomo Lasorella, presidente AGCOM, in merito all’indagine conoscitiva sulla natura, cause e sviluppi recenti del fenomeno dei discorsi d’odio, con particolare attenzione alla evoluzione della normativa europea in materia presso la Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza.
“Il banco di prova per il nostro Paese sarà quello della trasposizione nel nostro ordinamento della direttiva Smav (servizi di media audiovisivi, ndr) che dovrebbe avviarsi proprio in questi giorni con l’emanazione di un appositivo decreto legislativo che è particolarmente importante sia nei contenuti che nel metodo”.
Lasorella ha spiegato che “l’Autorità ha adottato proprio sul finire della precedente consiliatura uno specifico regolamento in materia di rispetto della dignità umana, del principio di non discriminazione e di contrasto all’hate speech. In questa consiliatura l’Autorità ha continuato ad applicare tale disciplina in attesa di una discussione sul suo contenuto e sul suo adattamento alla luce della dell’attuazione della nuova direttiva Smav”.
Inoltre, “l’attività di monitoraggio e di vigilanza adottata dall’Autorità a seguito di segnalazione ha consentito l’accertamento di alcune violazioni del regolamento e portato all’adozione di diverse diffide e all’invio di diverse comunicazioni di violazioni episodica. Oltre alla diffusione attraverso i media tradizionali i discorsi d’odio si diffondono in rete con particolare rapidità”.
Lasorella ha ricordato inoltre che l’Autorità ha avviato “un’indagine conoscitiva relativa ai servizi offerti dalle piattaforme online finalizzata ad approfondire gli effetti del ruolo delle piattaforme”.