Anche la Germania sembra si stia allineando a Francia e Italia dal punto di vista dell’aiuto pubblico al settore editoriale.
Nonostante gli editori tedeschi siano sempre stati riluttanti nei confronti degli aiuti statali in quanto spaventati per la loro credibilità giornalistica, sembra abbiano accolto di buon grado il nuovo piano di aiuti pensato dal Governo di Berlino per tutto il comparto dell’editoria e per il suo sviluppo digitale e tecnologico.
Infatti, lo Stato tedesco ha annunciato che intende finanziare la trasformazione digitale della stampa per un importo di 220 milioni di euro nei prossimi anni. Gli editori, lì come in ogni altro Stato del globo, stanno accusando il calo delle vendite degli ultimi anni, ma soprattutto la crisi generalizzata che si è venuta a creare con la pandemia da Covid-19.
Infatti, già lo scorso autunno erano stati stanziati 40 milioni di euro per la distribuzione dei giornali cartacei, misura da subito apprezzata dagli editori tedeschi seppur giudicata non sufficiente ad aiutare realmente un settore in profonda crisi.
L’unica (forse) cosa buona che la pandemia ha portato con sé, è la ritrovata fiducia nei giornali, ma soprattutto ha rinnovato l’attenzione e l’interesse dei lettori nei confronti dell’informazione locale, ormai ritenuta fondamentale per la tenuta democratica di uno Stato.
Ecco il perché di questa nuova ondata di aiuti, anche se non si conoscono ancora i termini di questo meccanismo di aiuti che in ogni caso dovrebbe essere definito dal Ministero Federale dell’Economia entro l’anno in corso.
La cosa certa è che si tratta della prima volta, nella storia della Repubblica Federale Tedesca, che il governo decide di istituire un fondo per gli editori e media privati.