Google, blocco all’informazione canadese in risposta all’Online News Act

Google risponde al disegno di legge canadese, l’Online News Act, bloccando l’accesso ai siti di notizie nel Paese. Il premier canadese, Justin Trudeau, definisce quello della multinazionale “un terribile errore”. 

“Mi sorprende davvero che Google abbia deciso di impedire ai canadesi di accedere alle notizie piuttosto che effettivamente pagare i giornalisti per il lavoro che fanno”, commenta Trudeau.

Il contenuto della legge

Il Bill C-18, meglio conosciuto come Online News Act, è pensato per tutelare gli interessi degli editori.

Il disegno mira a inquadrare nuove garanzie di mercato per l’accesso alle notizie digitali. Permette, oltre a verificare la correttezza delle informazioni, di monitorare l’adeguato compenso per gli operatori della stampa.

Chiede infatti ai giganti del web di negoziare accordi economici con gli editori per l’utilizzo dei loro contenuti d’autore.

La reazione di Google

“Stiamo sperimentando una risposta del nostro prodotto alla proposta di legge”, ha spiegato Shay Purdy, portavoce di Google.

“Fa parte delle migliaia di prove che facciamo ogni anno in risposta a ogni possibile modifica del motore di ricerca”. Il test, riguardante solo il 4% dei canadesi, è iniziato a febbraio e si protrarrà per cinque settimane.

Per i giganti del web è scambio equo

Google e Meta sono d’accordo nell’affermare che gli editori per primi usufruiscono dei loro servizi. Pubblicizzano infatti gratuitamente i loro prodotti alla platea delle due piattaforme.

“In Canada stimiamo che il feed di Facebook abbia inviato agli editori registrati più di 1,9 miliardi di clic in un solo anno”. Si tratterebbe, afferma Meta, di “marketing gratuito sotto forma di post con un valore stimato di oltre 230 milioni di dollari canadesi”.

Articolo di D.M.