I dati Ad Intel pubblicati da Nielsen mostrano un settembre generalmente positivo con il +2,2% di crescita: i primi 9 mesi del 2024, quindi, chiudono con il +5,7% per la raccolta pubblicitaria. La percentuale lievita a +6,8% se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen su search, social, annunci e OTT (Over The Top).
Nonostante il generale andamento positivo, i singoli mezzi hanno una storia e dei trend indipendenti l’uno dall’altro, per esempio le percentuali di quotidiani e periodici differiscono molto dai mezzi cinema e tv.
Infatti, per quanto riguarda l’editoria, vediamo una riduzione degli investimenti pubblicitari. Se il mese scorso il segno negativo toccava il -14,1%, a settembre si arriva a -16,7%. Quotidiani e periodici calano ancora, ma solo di qualche centesimo: la prima categoria si abbassa a -7,2% (vs -7,1% di agosto) e la seconda rimane su -1,6% (vs -1,4% di agosto).
Diverse le percentuali se si guardano a distanza di un anno. La peggio l’hanno i quotidiani che ad oggi perdono quasi 2 punti percentuali (-7,2% vs -5,8% a settembre 2023). Meglio invece i periodici che si risollevano da -2,3% a -1,6%.
Per l’universo web advertising, abbiamo invece un positivo +4%, considerando invece solo il perimetro FCP Assointernet il dato aumenta a +4,6%.
In conclusione, nonostante l’andamento positivo del 2024, “si registra un rallentamento della crescita, principalmente dovuto al confronto con l’ultimo quadrimestre del 2023, periodo caratterizzato da investimenti particolarmente sostenuti. Le previsioni per gli ultimi mesi dell’anno indicano un possibile rallentamento del tasso di crescita, che, pur rimanendo positivo, potrebbe calare di circa un punto percentuale rispetto al dato cumulato gennaio-settembre (+5,7%). Questo, tenendo conto delle incertezze legate agli avvenimenti di politica internazionale che potrebbero influire in modo significativo”, spiega Luca Bordin, Country Leader di Nielsen Italia.
Articolo di T.S.