Richiamo del Presidente dell’Ordine dei giornalisti, Carlo Verna, alla responsabilità dei cronisti sulle violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.
“Divulgare volti e nomi può esporre anche a rischi personali agenti che potrebbero risultare peraltro estranei alla vicenda”.
Il principio di non colpevolezza
“Una vicenda – quella del carcere di Santa Maria Capua Vetere – tanto rivoltante per i principi costituzionali traditi quanto delicata per i riflessi nelle sfere individuali”, ha pubblicato Verna, in un post sul sito del CNOG, in merito alla vicenda delle violenze denunciate nel carcere del comune campano.
Ed ha ricordato: “Un conto sono i fatti complessivamente percepiti un altro le responsabilità penali individuali tutte da accertare e sulla base della nostra carta fondamentale sottoposte al principio di non colpevolezza”.
Il rispetto delle regole deontologiche
“Divulgare in questa fase volti e nomi, – ha sottolineato il Presidente dell’OdG – oltre a poter costituire violazione delle nostre norme deontologiche, può esporre anche a rischi personali agenti penitenziari che potrebbero risultare peraltro estranei alla vicenda. Doveroso è quindi l’appello alla responsabilità”.
Il valore del giornalismo professionale
“La cronaca si deve fare senza mai che tracimi in gogna, questo anche distingue il giornalismo professionale dalle invettive dei social”, ha concluso Verna.
(Foto in alto: Carlo Verna, tratta da www.odg.it)