Report IAS, pubblicità mirata e privacy online

Come potranno coniugarsi nel prossimo futuro privacy e annunci online? L’ultima edizione del report di IAS, “Future of Privacy-First Advertising”, cerca di fare chiarezza sul tema.

Dallo studio, condotto attraverso un sondaggio su un campione di consumatori ed esperti di media, emerge una crescente preoccupazione per la sicurezza dei dati personali online. Tuttavia, persiste una mancanza di conoscenza della legislazione sulla privacy.

Il report analizza, inoltre, l’impatto delle norme sulla riservatezza sul lavoro dei professionisti e ciò che le organizzazioni stanno facendo per affrontare questi cambiamenti.

I dati

Sebbene tutti i consumatori concordino sul fatto che la privacy online sia una priorità, solo la metà (50%) si sente al sicuro quando naviga su internet. Inoltre, il 67% del campione afferma di essere più attento che mai ai propri dati online.

I consumatori sono ben consapevoli delle diverse strategie di targerting. Nove consumatori su dieci (90%) sanno che i siti web e le app raccolgono e condividono i loro dati. Nonostante questo, non si sentono a proprio agio nel sapere che le proprie informazioni personali vengano utilizzate per scopi pubblicitari (68%).

D’altra parte, la maggior parte degli esperti di media è preoccupata per l’evoluzione delle politiche sulla privacy. Quasi due terzi (62%) dei professionisti concordano sul fatto che la comprensione della privacy dei dati è una priorità. Tuttavia, solo circa la metà ha familiarità con gli argomenti relativi alle politiche sulla privacy riguardanti i browser (53%), le normative (51%) o gli identificatori dei dispositivi mobili (45%).

Inoltre, quasi un terzo (29%) degli esperti afferma che la propria azienda non ha fatto nulla per gestire imminenti cambiamenti delle policy. Solo il 36% ha dichiarato di aver assegnato un team per la gestione dei cambiamenti.

Da questi risultati, lo studio rileva che sia necessario per i brand allineare gli annunci con contenuti rilevanti. In modo tale da entrare in sintonia con i consumatori man mano che le politiche sulla privacy cambiano.