Le abitudini degli italiani in relazione a comunicazione e media è il tema del 55simo Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese.
In estrema sintesi, sempre meno carta stampata e crescente utilizzo di internet.
Crescono quindi, secondo i dati del Rapporto, la connessione e la digitalizzazione nel nostro Paese. Di conseguenza si acquistano anche sempre più dispositivi digitali (smartphone in testa).
La crisi della stampa
Una delle evidenze più marcate riguarda sicuramente il continuo decalage della carta stampata. La crisi sembra ormai irreversibile e lo dimostrano i dati dei quotidiani venduti in edicola: nel 2007 erano letti dal 67,0% degli italiani e che ora si sono ridotti al 29,1% (-8,2% rispetto al 2019). Lo stesso dicasi per i settimanali (-6,5% nel biennio) e i mensili (-7,8%).
Invece, migliorano i numeri dell’editoria libraria. Dopo la profonda crisi degli ultimi anni, il Rapporto riposta dati incoraggianti: nel 2021 il 43,6% degli italiani ha letto almeno un libro nel corso dell’anno, con un aumento dell’1,7% rispetto al 2019 (sebbene nel 2007 chi aveva letto almeno un libro nel corso dell’anno era il 59,4% della popolazione).
Continua crescita di internet
L’83,5% dei nostri connazionali accede regolarmente al web (+4,2% rispetto al 2019) così come in costante aumento sono coloro che si collegano ai social network (+6,7%).
Per quanto riguarda le fonti di informazione i telegiornali sono ancora quella preferita (60,1% degli italiani). Sono un riferimento indiscusso per i 65-80enni (73,2%), ma anche per il 42,3% dei 14-29enni. Al secondo posto c’è Facebook, utilizzato dal 30,1% degli italiani a scopi informativi, seguito da Google.
In rete gli italiani ci vanno più che altro per cercare informazioni su aziende, prodotti, servizi (64,9%), trovare strade o località (54,3%), fare acquisti online (51,6%), ascoltare musica (48,1%) e svolgere operazioni bancarie (46,6%).