Facebook e la lotta alle bufale, più consenso sui vaccini

Prosegue la battaglia dei social network contro le fake news. USA e Ue nel corso dell’ultimo anno in particolare, avevano chiesto più volte agli OTT di monitorare e gestire la quantità di disinformazione e fake news presenti sulle loro piattaforme. 

Alcuni report periodici hanno poi riportato mano mano i risultati raggiunti dai colossi del web sul tema. L’ultimo arriva da Facebook ed è stato condotto dalla Carnegie-Mellon Univeristy e dall’Università del Maryland. 

I risultati dell’analisi riportano come il consenso sui vaccini contro il Covid-19 sia aumentato del 35% in Francia, del 25% in Indonesia e del 20% in Nigeria. Addirittura una riduzione della titubanza del 50% negli Stati Uniti.

Secondo Facebook gran parte del merito va alla realizzazione del “Centro informazioni”, una sezione del sito e dell’app che fornisce non solo statistiche sull’andamento della pandemia a livello globale ma anche su come restare informati con fonti verificate, chiedendo il parere di medici e personale qualificato. 

In base alle ricerche sulla salute pubblica, Facebook ha rilevato che le persone sono più propense a farsi vaccinare se vedono altri nella loro comunità farlo.

Oltre al “centro informazioni”, il social ha (e sta) condotto la sua lotta alle fake news tramite un controllo continuo su account, pagine e gruppi che diffondono notizie infondate sul Covid e sui vaccini. Facebook ha compreso l’importanza di aumentare il legame comunitario tramite funzionalità come le cornici per le foto profilo tematiche, usate dagli utenti dopo la prima e la seconda dose del vaccino. Secondo i dati del social, più del 25% degli iscritti ha visto un amico usare la cornice dell’Unicef mentre, su Instagram, gli sticker per il vaccino contro il Covid-19 sono stati usati da oltre 7,6 milioni di persone in tutto il mondo.