Via libera alla rete unica a banda ultralarga proposta da Cassa Depositi e Prestiti e Tim, che intendono fondare una società comune (la Fibercop) per realizzare un progetto nazionale di gestione delle infrastrutture per l’accesso alla rete.
A dare l’ok definitivo è stato il vertice di maggioranza e governo tenutosi ieri, a cui erano presenti il premier Conte, i ministri Gualtieri, Patuanelli, Pisano, Bonafede, Franceschini e Speranza, con Andrea Orlando e Luigi Marattin. Presente anche l’AD di Cdp Fabrizio Palermo che ha illustrato i contenuti della trattativa.
Il progetto è stato studiato nei dettagli per rassicurare le Authority (Antitrust e Agcom) sul tema della concorrenza: senza il loro via libera, Cdp non potrà prendere parte all’iniziativa. Inoltre, “la Commissione Ue segue da vicino gli sviluppi dell’operazione” ma non può commentare “scenari” che sono ancora “ipotetici” ha spiegato un portavoce dell’esecutivo comunitario. Nel caso in cui l’operazione avesse successo, le società dovranno procedere con la notifica all’antitrust dell’Unione europea per ottenere il via libera definitivo.
Il ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli, su Facebook ha commentato l’incontro dichiarando:
L’obiettivo rimane dunque quello di risolvere le gravi criticità emerse soprattutto durante il periodo di lockdown (intere zone d’Italia senza accesso alla rete, con un dato allarmante che riguardava ben il 12,7% degli studenti italiani che non hanno potuto seguire la didattica a distanza a causa della mancanza di infrastrutture). Così l’Italia si avvia verso un processo di innovazione e modernizzazione, affiancato dai progetti di installazione del 5G, sistema che ha appena concluso la prima fase di sperimentazione nel nostro Paese.