Numeri allarmanti quelli delle ultime rilevazioni Ipsos sulla pirateria editoriale, libraria e periodica.
E il sottosegretario con delega all’informazione e all’Editoria, Giuseppe Moles, torna sul tema, ribadendo l’impegno delle istituzioni: “I contenuti frutto dell’ingegno vanno sostenuti e tutelati. Per questo sono necessarie forme di contrasto sempre più efficaci, tempestive ed incisive. Questo è un principio sacrosanto che ci ha guidato anche nel recepimento delle norme sul copyright”.
I dati
Il fenomeno, tutt’altro che sommerso, risulterebbe essere interclassista, almeno in Italia. Infatti, il 56% di coloro che scaricano illegalmente giornali e libri sarebbero professionisti.
Per quanto riguarda l’editoria periodica (giornali e riviste): un italiano su tre reperirebbe giornali tramite canali illegali. Invece, quasi un italiano su cinque scarica illegalmente libri o audiolibri e il 5% avrebbe comprato libri fotocopiati.
“La lotta alla pirateria che ha come scopo finale sempre il lucro potrà essere vinta solo grazie a una azione collettiva di tutti gli attori dell’ecosistema. È necessario un approccio nuovo e integrato, una collaborazione per sperimentare forme innovative oltre la repressione. Va affiancato un serio lavoro sul piano educativo da fare tutti insieme per costruire una maggiore consapevolezza nei consumatori finali. Il nostro compito è quello di lavorare a un’educazione digitale”, ha concluso Moles.