Giornalisti e ODG

OdG manda osservazioni sullo stato della professione alla Commissione Ue

L’Ordine dei Giornalisti (OdG) ha mandato una serie di osservazioni alla Commissione Ue sul tema della sicurezza dei professionisti dell’informazione e dei media. 

La Commissione ha avviato una ricognizione informale sullo stato di applicazione della Raccomandazione del 16 settembre 2021. Questo testo è relativo alla “garanzia della protezione, della sicurezza e dell’empowerment dei giornalisti e degli altri professionisti dei media nell’Unione Europea”. 

Una richiesta di osservazioni è giunta al Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti tramite il Dipartimento Editoria e Informazione (DIE) della Presidenza del Consiglio dei ministri. 

Le Osservazioni sono raggruppate in varie aree tematiche. Si tratta dei temi ritenuti primari per la professione.

Nota di osservazioni

Le osservazioni inviate dall’OdG sono divise in 5 punti diversi.

Il primo tratta aggressioni, atti di violenza e minacce. Il centro di coordinamento per la sicurezza dei giornalisti registra dati inquietanti nel nostro Paese.

Il secondo riguarda la diffamazione e le azioni giudiziarie intimidatorie. Su questo punto c’è già stato uno scontro tra la Commissione Ue e l’Ordine nel 2022.

Il terzo argomento tratta l’agibilità e l’accessibilità per i giornalisti alle fonti. Anche da questo punto di vista il confronto è aperto da diverso tempo e il nodo chiave sarebbe la difficile comunicazione istituzionale.

Il quarto definisce il sostegno agli organismi di autoregolamentazione. Da questo punto di vista la legge prevede l’autogoverno della categoria. Si potrebbe prevedere, secondo l’osservazione, un organismo europeo di rappresentanza dei giornalisti.

L’ultimo punto è sul lavoro-welfare. Lo scenario segnala un aumento del lavoro giornalistico autonomo che deve essere regolamentato.

OdG e Commissione Ue, confronto continuo

La Commissione Ue aveva lanciato già nel 2022 una consultazione pubblica, chiamata Media Freedom Act sui temi del libero mercato dei media e del pluralismo. Lo scopo in quel caso era valutare l’opportunità di una eventuale revisione delle direttive europee in materia, oppure se procedere con l’elaborazione di una nuova direttiva.

In quel caso, l’OdG aveva dato totale disponibilità al dialogo e aveva espresso spunti di riflessione su alcuni aspetti riguardanti l’attività giornalistica.

Pochi mesi dopo, nel rapporto 2022 sullo stato di diritto dei Paesi membri, la Commissione aveva espresso forte preoccupazione per la situazione dei giornalisti in Italia. 

In particolare, evidenziava il precariato vissuto da molti lavoratori, la scarsa tutela delle fonti e del segreto professionale. Inoltre, metteva in luce le numerose aggressioni subite da chi fa informazione, chiedendo interventi in linea con le direttive europee.

Insomma si trattavano gli argomenti espressi nelle attuali osservazioni dell’Ordine. 

Vedremo come le recenti osservazioni daranno sviluppi nella situazione italo-europea del settore.

A.V.

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