In una lunga intervista rilasciata al Messaggero, il sottosegretario all’informazione e all’Editoria, Giuseppe Moles, ha ribadito alcuni concetti già espressi e ha nuovamente chiarito la linea che il governo intende perseguire per sostenere il comparto dell’informazione e dell’editoria.
Per quanto riguarda i sostegni, Moles sottolinea come si stia pensando “all’adeguamento, per il settore dell’editoria, di strumenti già presenti come incentivi diretti e indiretti e, quindi, in particolare ai crediti d’imposta sia per i beni strumentali (e quindi anche la digitalizzazione), sia per la formazione per le nuove professionalità. L’idea di fondo, però, è sempre quella di accompagnare il sistema editoriale nella nuova era ma con la tutela dell’occupazione, perché se è vero che bisogna guardare al medio periodo, serve non lasciare nessuno indietro”.
Quindi, passando al tema della digitalizzazione, il sottosegretario ribadisce l’importanza di questo salto di qualità: “Sono contento d’aver fatto inserire nel PNRR, nel capitolo della digitalizzazione, le imprese della filiera editoriale, nessuna esclusa. Così, nell’ ambito della Transizione 4.0, si potrà fare in modo che degli incentivi possano godere tutte le imprese della filiera”.
“Il tema occupazionale è uno dei dossier che analizzeremo, sottolineando però che io spero che lo strumento del prepensionamento diventi meno importante grazie al cambiamento del sistema. Inoltre con il Milleproroghe abbiamo già scongiurato tagli al settore, spostando di oltre 2 anni i tagli previsti per i giornali. E ancora, a prescindere dal PNRR, per i prossimi provvedimenti legislativi abbiamo costruito già specifiche norme sia per quest’ anno che per il prossimo, a supporto di tutta la filiera”. Così ha proseguito Moles sul tema occupazionale, ribadendone la centralità anche per l’esecutivo.
Grande impegno, poi, sul fronte del diritto d’autore, con particolare attenzione all’iter relativo al recepimento della direttiva Ue, che ora si concluderà con i decreti attuativi entro il 7 giugno: “L’obiettivo è quello di dare dignità a tutti, perché la vera ratio della direttiva Ue è quella di favorire l’accesso del pubblico ai contenuti protetti da copyright, e quindi la libertà e il pluralismo dell’informazione, ma anche la tutela dei diritti degli autori e degli editori. La sfida è far sì che tutti possano trovare il giusto ristoro alle loro esigenze”.