Non solo pandemia, ma anche infodemia fuori controllo. Italia e Spagna -i Paesi europei maggiormente colpiti- sono i due bersagli principali della enorme disinformazione che dilaga in tempi di Coronavirus. A denunciarlo è il Copasir -Comitato parlamentare di controllo dei servizi segreti-.
Dopo solo 24 ore dall’allarme, il Sottosegretario con delega all’editoria e all’informazione, Andrea Martella, ha dichiarato che “A Palazzo Chigi sta per nascere una task force dedicata alla guerra contro le fake news”, per attivarsi istituzionalmente contro questa infodemia.
“Una delle principali missioni della task force -chiarisce Martella- sarà quella di interfacciarsi con le principali piattaforme social per verificare quali azioni stiano intraprendendo per contrastare disinformazione e circolazione di false notizie. Dovrà, inoltre, essere rafforzato il ruolo della Polizia Postale per consentirle di individuare tempestivamente le cosiddette “fonti tossiche” e di interrompere la catena della loro diffusione nei social”.
Martella poi spiega che a breve “tutte le pubbliche amministrazioni dovranno dotarsi di adeguate competenze e figure professionali specializzate nella lotta al fenomeno fake news a tutti i livelli”.
I tempi di attuazione di un progetto del genere sono ancora da definire: sicuramente è “necessario che il Parlamento, attraverso una legge ad hoc, assegni efficaci strumenti all’Agcom, ovvero all’Autorità indipendente per le comunicazioni, per sanzionare adeguatamente chi diffonde fake news, soprattutto in situazioni di emergenza come quella attuale”, chiarisce il Sottosegretario. “Si potrebbe prevedere che sia la Protezione Civile, in caso di necessità, ad avere il potere di intervenire per bloccare sul nascere la diffusione di notizie false, idonee a creare allarme sociale e a procurare danni alla comunità”.
Carlo Verna, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, accoglie subito la proposta di Martella e non solo, dichiara pieno appoggio all’iniziativa: “anche l’Ordine dei Giornalisti è pronto a collaborare nella lotta alle notizie false veicolate in rete”, afferma Verna. “A molti di noi vengono chieste spesso conferme sulla fondatezza di notizie che vengono fatte circolare sui social. Una piaga che esiste da tempo, tanto da averci fatto sostenere di essere i medici delle fake news”. E poi aggiunge: “I giornalisti devono essere sempre in prima linea nel verificare le fonti e raccontare la verità sostanziale dei fatti. Non è possibile tollerare manipolazioni e falsificazioni di informazioni fondamentali, soprattutto in una fase di emergenza epocale come questa. Pertanto raccogliamo l’invito del sottosegretario Andrea Martella e offriamo la nostra collaborazione per un’azione più incisiva di contrasto, salvaguardando la libertà di espressione e l’autonomia del giornalismo professionale”.