Il settore dell’informazione è messo più che mai alla prova dal numero crescente di minacce ai giornalisti. Il Consiglio d’Europa rileva infatti, in un nuovo rapporto relativo al 2022, un progressivo deterioramento della libertà di stampa.
Il nostro Paese è primo per numero di intimidazioni. “I giornalisti sono sempre più spesso portati in giudizio per diffamazione”, denuncia il report.
I numeri
Le minacce si concretizzano principalmente in intimidazioni, spionaggio, ma anche in vere e proprie aggressioni fisiche. Dodici sono infatti i giornalisti uccisi durante il conflitto tra Russia e Ucraina, 21 i feriti.
Si registra inoltre un aumento del +60%, rispetto al 2021, del numero di reporter detenuti. I dati peggiori li ritroviamo in Turchia (52), Bielorussia (32), Russia (22), nei territori ucraini occupati (14) e in Azerbaijan (4).
Poche tutele per i giornalisti italiani
In Italia, la libertà di stampa è minacciata soprattutto attraverso il ricorso ad azioni legali intimidatorie.
Il nuovo governo sarebbe, secondo quanto emerso dal report, complice di non aver depenalizzato la diffamazione. In questo modo, avrebbe “dato la sua benedizione all’uso di procedure giudiziarie per mettere a tacere i suoi critici”.
Il Consiglio d’Europa esorta comunque tutti gli Stati membri a prendere iniziative per la tutela dei giornalisti. “Necessario rispettare gli obblighi in materia di libertà di espressione”.
Articolo di D.M.