Il quotidiano francese Le Figaro pagherà ai suoi giornalisti il 25% dei diritti connessi all’uso dei contenuti della testata da parte di Meta e Google.
La decisione è stata annunciata su X dalla direzione del giornale dopo l’accordo con i sindacati CFDT, CGC e CGT.
Marc Feuillée, Direttore Generale del gruppo editoriale, ha dichiarato che gli importi ricevuti dai giornalisti per la condivisione dei loro articoli sul web sono stati negoziati dall’APIG (Alleanza della Stampa d’Informazione Generale), organizzazione professionale rappresentativa della stampa d’informazione generale francese.
I giornalisti di Le Figaro riceveranno retroattivamente 2.900 euro per il periodo compreso tra ottobre 2019 e dicembre 2023. Inoltre, dal 2024 e per gli anni successivi ogni giornalista riceverà un importo annuale di circa 800 euro.
Il gruppo Figaro ha firmato l’accordo fino alla fine del 2025 per avere la possibilità di ridiscuterlo, se necessario.
Al momento sono in corso i colloqui con Google, mentre per quelli con Meta si dovrà aspettare il 2025. Questi apriranno la strada ad altri possibili accordi con altri soggetti del mercato.
Nel 2019, la Direttiva europea 2019/790 ha esteso i diritti connessi al copyright alle piattaforme digitali, garantendo alle testate e alle agenzie di stampa di essere retribuite quando i loro contenuti vengono utilizzati sul web.
A ciò hanno seguito diversi accordi tra le testate e i colossi del web. A giugno, infatti, Le Monde ha firmato un accordo simile con OpenAI, che garantisce ai giornalisti la restituzione del 25% dei diritti connessi all’utilizzo dei loro contenuti da parte dell’azienda di Intelligenza Artificiale (IA).
Tuttavia, come sottolineato da Feuillée, a 5 anni dalla promulgazione della Direttiva Ue alcune piattaforme americane (tra cui X) continuano a non pagare i diritti connessi. Per questo motivo, il Direttore Generale ha chiesto che venga istituito un meccanismo di arbitrato.
Articolo di F.R.
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