“Per essere consapevoli bisogna sviluppare una formazione adeguata, necessario presupposto di scelte libere e, appunto, consapevoli, tanto difficili quanto indispensabili al tempo della ‘zero-price economy’, in cui servizi apparentemente gratuiti sono invece pagati al caro prezzo dei nostri dati e, quindi, della nostra libertà”.
Così il Garante per la Protezione dei Dati Personali (GPDP), Pasquale Stanzione, in audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti, relativamente alle tematiche inerenti alla profilazione on line del consumatore.
In riferimento alla questione cookies, il Garante privacy chiarisce che “serve un’educazione digitale per distinguere cookies tecnici, che sono inevitabili, da quelli di profilazione”.
Linee guida cookie e altri strumenti di tracciamento
Nel giugno 2021, il GPDP, tramite provvedimento n. 231 del 10 giugno, aveva aggiornato le linee guida a tutela degli utenti. L’aggiornamento delle precedenti Linee guida del 2014 si era reso necessario alla luce delle innovazioni introdotte dal Regolamento europeo in materia di privacy (GDPR).
Gli editori dei siti internet avevano tempo fino a gennaio 2022 per recepire le nuove regole. “Il 9 gennaio 2022 è scaduto il termine per l’adeguamento alle Linee guida, ora ne sarà progressivamente verificata la compiutezza”, ha detto il Garante.
Dopo la consultazione pubblica dello scorso anno, era emersa, come problematica principale da parte degli utenti, quella della revoca del consenso. “Spesso l’utente è come ‘spinto’ a cliccare sul consenso: ma la revoca deve poter esser fatta nelle medesime condizioni a cui si è dato il consenso. Anche questa è una materia da sottoporre ai publisher, perché le crocette da cliccare per poter revocare restano spesso nascoste. Chiarezza e trasparenza sono principi che vanno sollecitati e a volte anche imposti”.