Google sotto processo in UK: non rispettate leggi di concorrenza

Sospetto abuso di posizione dominante per Google anche nel Regno Unito. Sono iniziate le indagini per verificare l’eventuale non rispetto delle leggi di concorrenza e di mercato in materia di pubblicità online. 

La Competition and Markets Authority (CMA), l’ente nazionale inglese che regola e vigila la concorrenza, informa che l’attenzione è tutta sul colosso di Mountain View per le stesse ragioni per le quali è sotto processo anche presso la Commissione Ue e il Dipartimento di Giustizia in USA. 

Iniziali “conclusioni provvisorie”

Una prima fase di investigazione è già conclusa per Londra e la CMA ha tratto le sue “conclusioni provvisorie”. Big G sembra realmente responsabile di aver praticato azioni anti-competitive nel mercato dell’advertising nel Regno Unito.

Queste pratiche sono state categorizzate come dannose per “migliaia di editori e inserzionisti”, viste le forzature a cui sono stati sottoposti “per poter vendere e comprare spazi pubblicitari sui siti web”. 

Infatti, molti editori hanno dovuto forzatamente aderire all’uso di Google per poter permettersi advertising. La forzatura di Google, ovviamente, “impone uno svantaggio ai suoi concorrenti”, difende la CMA, e nega una giusta competitività per migliorare il mercato e le aziende. 

Nonostante le repliche di Big G, approfondimenti sulla questione rimangono in programma. Un portavoce di Google afferma che questa indagine si basa su “interpretazioni errate riguardanti il settore della pubblicità digitale” e promette di rispondere di conseguenza. 

“I nostri strumenti tecnologici per la pubblicità aiutano i siti web e le app a monetizzare grazie ai loro contenuti e consentono alle aziende di ogni dimensione di raggiungere efficacemente nuovi clienti. In Google continuiamo a impegnarci con l’obiettivo di creare valore per gli editori e gli inserzionisti con cui collaboriamo in questo settore così competitivo”, si difende infine Google.

Articolo di T.S.