Come avviene la rappresentazione delle diversità nei media italiani? A rispondere ci pensano i dati del Diversity Media Report 2022, svolto dall’associazione Diversity. Ogni anno l’associazione, in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia, studia l’evoluzione dei contenuti informativi su temi come il genere, l’etnia, l’età, l’orientamento sessuale e la disabilità.
“Chi lavora nei media può fare la differenza nell’abbattere pregiudizi e stereotipi”, sostiene Francesca Vecchioni, presidente di Diversity.
In particolare, l’indagine è stata svolta su 9.722 notizie, analizzando quanto e come le 5 diversity sopracitate siano state trattate dall’informazione.
I dati sull’età
La maggiore attenzione mediatica risulta dedicata alla categoria ‘Età e generazioni’: 4.775 notizie mirate. La maggior parte delle notizie, il 76%, si concentra sulle fasce anagrafiche più giovani, mentre alle più anziane è riservato solo il 13%.
Le news non sono però positive. Infatti, la maggior parte dei contenuti informativi sui giovani riguarda servizi sulla criminalità o su casi sensazionalistici.
Differenze di genere e etnia
La seconda diversity che ha coinvolto i media è quella relativa alla ‘Etnia’, in primo luogo legata all’immigrazione (17,7% di menzioni).
Alla voce ‘Genere’, di cui si sono interessate 3.205 notizie, alle donne è dedicato un numero sostanzioso di citazioni: 39,1%. Anche questo dato non ha implicazioni positive, visto che nel 39% dei casi è legato a fatti di criminalità e femminicidi.
Disabilità e orientamento sessuale
In fondo alla classifica si trovano le voci ‘Disabilità’ (517 citazioni) e ‘Orientamento sessuale e affettivo’ (325 citazioni).
Per quanto riguarda la “Disabilità”, considerando le Paraolimpiadi invernali, la stragrande maggioranza dei servizi ha trattato di campioni sportivi. Mentre, l’attenzione mediatica sull’orientamento sessuale è stata quasi unicamente legata alle discussioni sul DDL Zan.