Cybercriminalità, convenzione ONU: il mandato negoziale della Commissione Ue

Si pensa a una nuova convenzione internazionale per la lotta alla criminalità informatica. La cybersicurezza è da molto un tema centrale per l’Unione europea, che infatti intende partecipare attivamente ai negoziati per la nuova normativa.

Per questo la Commissione europea ha proposto un mandato negoziale per rappresentare l’Unione nei negoziati internazionali. Il confronto è appena cominciato e dovrebbe concludersi nel 2024. In ogni caso, spetterà agli Stati membri dare il loro via libera.

La valutazione della minaccia

L’Europol Internet Organised Crime Threat Assessment (iOCTA) del 2021 ha ulteriormente evidenziato come la digitalizzazione accelerata correlata alla pandemia di Coronavirus ha plasmato in modo significativo lo sviluppo di una serie di minacce informatiche.

Di conseguenza, la lotta all’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione a fini criminali è tornata in cima alla scala di priorità dell’Ue e non solo.

Lo scopo della nuova convenzione dovrebbe essere, tra l’altro, il rafforzamento della cooperazione internazionale per l’applicazione del diritto penale nella lotta globale contro la criminalità informatica. 

Il contesto della proposta

L’Ue intende garantire un elevato livello di protezione delle norme internazionali in materia di diritti umani.

Si terrà conto della Convenzione di Budapest del 2001 sulla criminalità informatica. Si tratta del primo trattato internazionale sulla criminalità informatica che definisce i reati di criminalità informatica. Il testo prevede una serie di poteri e procedure per indagare sulla criminalità informatica, come la perquisizione di reti informatiche e le intercettazioni, e ottenere prove elettroniche di qualsiasi reato. Inoltre, la Convenzione istituisce un quadro per la cooperazione internazionale.