Disinformazione o cattiva comprensione

Prima o poi dovremmo occuparci (anzi, tornare a occuparci) della disinformazione, fenomeno che viene nominato con l’espressione fake news, a volte impropriamente. 

Dovremmo anche associarlo al fenomeno corrispondente dell’analfabetismo funzionale, che rappresenta l’incapacità di comprendere e sottoporre a verifica razionale testi scritti o discorsi. 

Per il momento, facciamo un esempio: qualcuno sostiene che in un recente Convegno, o incontro non sappiamo bene, sia stato detto che le agevolazioni per le assunzioni dei giornalisti previste dal Fondo straordinario per l’editoria siano applicabili solo ai giornalisti assunti con contratto storico FIEG-FNSI, che ormai viene da tutti percepito nella sua intima e profonda essenza, quella cioè di essere la peggiore catastrofe capitata al settore dell’informazione nel nostro Paese. 

Trattasi, evidentemente, di notizia falsa, destituita di ogni fondamento e di ogni legittimità dal punto di vista giuridico e costituzionale. 

Ma, in proposito, sorge il dubbio: si tratta di un’operazione di disinformazione voluta, oppure di una cattiva comprensione da parte di qualcuno che ha avuto la ventura di assistere a questo Convegno? 

Capirete bene che questo dubbio deve sorgere. La sparata è talmente grossa da essere ricompresa nel novero delle più famose dal punto di vista storico e letterario, che ne so, la Donazione di Costantino. Vedremo, però bisogna stare all’erta perché poi alla fine in un modo o nell’altro le stupidaggini fanno danni

Ci torneremo.