Le Big Tech sarebbero pronte a firmare un nuovo codice contro la disinformazione online. La regolamentazione, voluta fortemente dall’Ue, servirà a scovare gruppi che diffondono propaganda e fake news attraverso le piattaforme online.
Secondo quanto riporta il Financial Times, Facebook, Twitter, Google, Microsoft e TikTok sono tra coloro che si preparano ad aderire al documento. Infatti, le aziende tech hanno fatto concessioni rispetto ai dati che sono disposte a condividere con i singoli Paesi Ue per contrastare i contenuti dannosi.
Secondo un rapporto confidenziale visionato dal giornale inglese, un “codice di condotta aggiornato sulla disinformazione” obbligherà le piattaforme online a rivelare come bloccano le fake news.
Le Big Tech dovranno, inoltre, contrastare la “disinformazione dannosa” sviluppando strumenti e collaborazioni con i fact-checkers. Ad esempio, dovranno rimuovere contenuti dannosi ma anche inserire degli “indicatori di attendibilità” nelle informazioni verificate. Il compito delle piattaforme sarà infatti quello di verificare, in modo indipendente, informazioni cruciali su temi come la guerra in Ucraina o la pandemia Covid-19.
Infine, gli OTT saranno costretti a fornire dati e report del proprio operato ad ogni singolo Paese Ue. Non basteranno più i dati globali o europei come fanno attualmente.
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