In una circolare, pubblicata sul sito del Dipartimento per l’informazione e l’Editoria (DIE), il sottosegretario con delega all’Informazione e all’Editoria, Alberto Barachini, ha specificato il ruolo e le funzioni del Garante antifake e diritto d’autore.
Cos’è e quali sono i doveri del Garante
Il Garante è una figura di supporto alle agenzie di stampa che ha il compito di tutelare il diritto d’autore, il corretto uso delle fonti e la difesa della qualità informativa, nonché di combattere la disinformazione. Si specifica inoltre che le funzioni affidate al Garante non vanno a intaccare gli obblighi e le responsabilità del giornalista.
Nella circolare si legge infatti che “il Garante è una figura che si inserisce nell’organizzazione dell’Agenzia di stampa a supporto della correttezza delle informazioni primarie. Si tratta di un presidio collaborativo rispetto agli organi di direzione dell’Agenzia, che mantengono impregiudicate le proprie competenze, funzioni e responsabilità. Ugualmente, ogni giornalista conserva inalterati il proprio ruolo, i propri doveri deontologici e la propria responsabilità giuridica”.
Il nuovo Garante non è un’idea del tutto nuova. Già durante la pandemia di Coronavirus, era stata designata una commissione anti fake news, una figura tecnica che ha progressivamente perso il suo ruolo decisivo.
Continuando, tuttavia, a necessitare di una figura esterna all’Agenzia di stampa che garantisca una tutela dalle fake news e del diritto d’autore, Barachini spiega nella nota che “dal confronto in ambito nazionale ed europeo, dalla preoccupazione per l’esponenziale velocità di diffusione delle fake news con conseguenze spesso molto gravi e per la crescente assuefazione alle violazioni del diritto d’autore è nata la volontà di dare un supporto all’informazione primaria, quella prodotta dalle Agenzia di Stampa, chiedendo loro di dotarsi della figura di un garante, individuato nel DPCM dell’11 luglio 2023 che disegna, a partire dall’articolo 17 del Decreto Milleproroghe, la riforma dei criteri a sostegno dell’informazione primaria”.
Nella circolare si chiarifica che “il succitato DPCM enuncia le finalità generali che si vogliono perseguire con la previsione del Garante: la difesa della qualità dell’informazione, il contrasto alla disinformazione e la tutela del diritto d’autore. Il DPCM lascia alle singole Agenzie la piena libertà di definire nel dettaglio le modalità di inserimento del Garante all’interno della struttura operativa dell’Agenzia stessa”.
Articolo di T.S.