L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), durante lo scorso 7 aprile, ha approvato le nuove linee guida per la valutazione delle “posizioni di significativo potere di mercato lesive del pluralismo”.
Nella nota, rilasciata sul proprio sito ufficiale, l’Autorità ribadisce la necessità di chiarezza e trasparenza nelle metodologie di valutazione.
I nuovi criteri individuati dal legislatore permetteranno un’analisi più approfondita del contesto concorrenziale. Essi, infatti, non sono più ancorati al solo sistema economico delle comunicazioni, ma anche ai servizi e ai prodotti di informazione.
La tutela del pluralismo diventa ecosistemica
“Con le nuove linee guida, la tutela del pluralismo assume una visione ecosistemica, anche con riferimento alla filiera pubblicitaria, il cui valore (e rilevanza ai fini del pluralismo) dipende sia dalle audience raggiungibili dai servizi media offerti agli utenti, sia dalle modalità di consumo dei servizi medesimi e, quindi, dall’ampliamento dei device utilizzati per la loro fruizione (quali smartphone, smart TV, altoparlanti e dispositivi in cui sono integrati assistenti vocali, tablet, PC, ecc.)”, spiega l’Autorità.
Infine, AGCOM invita tutti gli operatori della comunicazione e dell’informazione ad esprimere la propria opinione e di proporre, eventualmente, ulteriori criteri di valutazione che possano integrare quelli definiti dal legislatore. La consultazione pubblica avrà una durata di 45 giorni, a partire dalla pubblicazione della delibera sul sito web ufficiale dell’Autorità.