Pubblicità, gli editori non reggono concorrenza degli OTT

I ricavi relativi alla pubblicità sui media editoriali si attestano a 47,2 miliardi di dollari nel 2022. È un dato in decrescita, pur tenendo conto anche della pubblicità dei giornali online.

Si tratta di un numero irrisorio, comparato al valore complessivo del settore pubblicitario che si attesta a 993 miliardi di dollari. È quanto rivela l’ultimo report Global Ad Trends di WARC, relativo agli investimenti pubblicitari su scala globale.

Crollano gli investimenti 

Non si arresta il trend negativo per gli investimenti su stampa. Il valore degli investimenti è diminuito del -7,7% rispetto all’anno precedente. Negli ultimi sei anni, gli investimenti sono crollati, passando dai 75,9 miliardi del 2016 a 37,3 miliardi del 2022.

“Per i brand editoriali di notizie e i magazine, i modesti aumenti nei ricavi pubblicitari digital sono stati insufficienti a compensare le perdite sul fronte della carta stampata”. È quanto afferma Alex Brownwell, Head Content di WARC Media e autore dello studio.

Contro i big di Internet

La concorrenza dei giganti del Web è un problema sempre più insostenibile per gli editori. WARC calcola che ogni 10 dollari spesi in pubblicità su qualunque formato, 4 vadano a Google, Amazon o Meta.

L’analisi evidenzia inoltre come soltanto Amazon abbia guadagnato ben 37,7 miliardi dai servizi pubblicitari. Una sola azienda avrebbe dunque un ricavo quasi pari a quello degli investimenti pubblicitari totali su stampa.

 Articolo di D.M.