Le ultime indiscrezioni confermano che l’Europa è decisa a raggiungere un accordo sulla tassazione minima per le multinazionali e la web tax in estate.
Lo ha confermato il ministro tedesco delle Finanze, Olaf Scholz, al suo arrivo all’Eurogruppo informale a Lisbona. Per l’Ue, inoltre, la proposta avanzata dagli USA di fissare un’aliquota minima del 15% per le società, “è davvero un grande progresso”.
Scholz ha poi proseguito spiegando che l’accordo è “la via migliore per una riforma della tassazione a livello globale e per contrastare la corsa fiscale al ribasso delle grandi piattaforme digitali”. Non limitarsi più al livello europeo, ma cercare un punto di incontro anche con gli Stati Uniti.
Anche il ministro francese delle Finanze, Bruno Le Maire, ha ribadito che la proposta americana sembra andare nella giusta direzione. Ma poi ha sottolineato che “la questione chiave non è la cifra” ma avere “un accordo politico il prima possibile, vale a dire durante la riunione del G20 a Venezia in Italia all’inizio di luglio”.
“La Francia non si risparmierà per raggiungere un accordo all’inizio di luglio, ci stiamo lavorando da 4 anni”, ha ribadito.
All’inizio di maggio, il Parlamento europeo aveva già chiarito la necessita di pensare e sviluppare una proposta di web tax europea entro la metà del 2021, in attesa di un accordo a livello Ocse.
Dal gennaio scorso, quando il nuovo presidente americano, Joe Biden, si è insediato alla Casa Bianca, l’Ue è tornata a fare pressioni all’America per raggiungere l’accordo al tavolo internazionale dell’Ocse sulla web tax.