Confermato il trend negativo dell’editoria quotidiana anche per il 2023. Si prolunga così una scia di dati in negativo che sembra costante da anni.
I quotidiani venduti giornalmente raggiungono, in media, quota 1,41 milioni, registrando una flessione annua del -8,8% e del -32,8% rispetto al 2019.
Questi i primi dati che emergono dall’Osservatorio sulle Comunicazioni 1/2024 dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) relativi all’ultimo trimestre dello scorso anno.
Facendo un confronto con il più lontano 2017, la flessione dell’editoria quotidiana si amplia, raggiungendo la percentuale del -42,8%. Il numero di copie vendute giornalmente in quell’anno, infatti, era poco meno di 2,5 milioni di copie.
Vendite ridotte anche se dividiamo i dati in testate nazionali e locali. Analizzando il periodo 2019-2023, vediamo un calo equivalente: -33,3% per le nazionali e -32,1% per le locali.
Con una prospettiva su base annua, i giornali locali hanno avuto la peggio, con una perdita del -9,2% rispetto ai -8,4% dei nazionali.
Per quanto riguarda il formato, il cartaceo (1,20 milioni nel 2023) si è ridotto del -10% in un anno (1,33 milioni nel 2022) e del -7,2% rispetto al 2019 (1,91 milioni).
Il digitale non ha avuto particolari variazioni, resta piuttosto stabile, con una leggera crescita rispetto al 2019 (+13,3%). La media di copie giornalmente vendute è di 210mila copie (vs 180mila copie giornaliere del 2019).
Piattaforme online
I dati relativi all’utilizzo delle principali piattaforme online contavano 44,3 milioni di utenti unici in rete. Con una media di quasi 66 ore totali di navigazione, i grandi player internazionali detengono il maggior numero di users.
Esaminando la tabella sulle audience dei siti o app di informazione generalista, a dicembre scorso si sono registrati 37,7 utenti unici, un calo di -325mila visitatori rispetto allo stesso periodo del 2022.
Articolo di T.S.