Dopo il New York Times, altre tre testate giornalistiche citano in giudizio OpenAI e Microsoft per presunta violazione del copyright.
Le tre testate accuserebbero ChatGPT di copiare e incollare interi articoli giornalistici nelle proprie risposte senza citare la fonte e l’autore.
Ad intentare cause contro OpenAI e Microsoft sono The Intercept, Raw Story e AlterNet.
Le dichiarazioni dei querelanti e l’iniziativa di Google
Secondo i querelanti, OpenAI, se lo volesse, potrebbe esplicitare le fonti degli articoli utilizzati nelle risposte agli utenti.
Inoltre, Raw Story e AlterNet affermano che OpenAI e Microsoft “sapevano che ChatGPT sarebbe stato meno popolare e avrebbe generato meno entrate se gli utenti avessero saputo che le sue risposte violavano i diritti d’autore”.
Nel frattempo Google si è accordato con alcuni editori per fornire i suoi strumenti di intelligenza artificiale generativa. Attraverso questi, infatti, si possono pubblicare articoli scritti dall’IA.
L’iniziativa del più famoso motore di ricerca è parte della Google News Initiative (GNI), un programma che mira a finanziare progetti di alfabetizzazione mediatica.
Articolo di E.S.